Solo per una notte. Ma in fondo è bastato per creare un fiume di emozioni. Solo per una notte le Destiny’s Child si sono riunite, calcando il medesimo palcoscenico per cantare Say Yes, la canzone vincitrice del Video music of the year agli Stellar Gospel Awards, i premi della musica gospel. Quel primo posto in realtà è stato conquistato da Michelle Williams; Beyoncé e Kelly Rowland l’hanno affiancata per festeggiarla e dimostrare – una volta in più – la solidità del loro legame a prescindere dalle rispettive sorti artistiche.
La Williams era vestita tutta di bianco, le due colleghe avevano giacche e camice candide e jeans aderenti. Indiscutibilmente splendide. Si sono abbracciate più volte durante l’esibizione, scambiandosi sguardi complici e densi di affetti. Si sono sostenute, è stato un continuo scambio di taciti messaggi. Che sono arrivati al pubblico in termini di commozione condita di nostalgia.
Era dal 2013 che le Destiny’s Child non apparivano nella formazione al completo; all’epoca è successo per la partita finale del Super Bowl, l’intero stadio si scatenò nelle danze sentendo i brani Bootylicious, Independent women part 1 e Single ladies. Da allora, tanta nostalgia. Si ricordi che, nell’arco della loro carriera, le Destiny hanno venduto oltre sessanta milioni di dischi e sono state fra le band con più vendite degli Stati Uniti. Si sono sciolte e ritrovate più volte (la prima pausa, arrivata dopo il successo di Survivor e motivata dall’esigenza di dedicarsi a progetti solisti, risale al 20002), il feeling ancora c’è e appare tangibile: magari stanno prendendo in considerazione l’idea di riprendere una strada comune, chissà. Sarebbe bello. Ma forse Beyoncé ha più titubanze delle altre…
