Calvizie: lo strappo selettivo per far ricrescere i capelli

Detta così pare una contraddizione, ma potrebbe funzionare: per contrastare la caduta dei capelli basta strappare quelli giusti. Questo in sintesi il risultato di un esperimento condotto dai ricercatori della University of Southern California (Stati Uniti) e diffuso tramite la prestigiosa rivista Cell. Il paradosso come possibile soluzione, dunque. Secondo gli studiosi il cosiddetto “strappo selettivo”, ovvero l’eliminazione dei capelli di alcune zone particolari, provoca a cascata la ricrescita massiccia di quelli vicini. E così si aprono nuove prospettive di cura per la calvizie e in particolare per chi soffre di alopecia.

Il meccanismo? E’ presto spiegato: le cellule dei follicoli danneggiati dalla rimozione riescono a secernere determinate molecole segnale, che a loro volta stimolano la produzione di nuovi capelli. I follicoli piliferi, spiegano gli autori del suddetto studio, non si limitano a rispondere singolarmente ma comunicano tra loro; dopo lo strappo producono proteine infiammatorie che causano la chiamata in loco di cellule immunitarie. Le cellule comunicano ai follicoli vicini la necessità di far crescere altri capelli.

In base agli esperimenti, effettuati nei topi, la rimozione selettiva di circa 200 peli localizzati in un raggio di pochi millimetri ha portato alla ricrescita di una quantità pari a sei volte quella rimossa. Cosa che non è accaduta, invece, quando la rimozione è stata effettuata in un raggio più ampio. Ciò significa che se i follicoli sono troppo distanti fra loro non riescono a mettersi in comunicazione e dunque originare la risposta al danno. L’analisi riguarda gli animali, per il momento. Tuttavia gli studiosi ritengono che questa scoperta potrebbe aprire interessanti prospettive terapeutiche anche per gli uomini. Le prove continuano.

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