Tiffany & Co., in arrivo la terza boutique esclusiva a Roma

Aprirà il prossimo autunno a Roma e per la precisione in via Condotti 55 una nuova esclusiva boutique di Tiffany & Co.. Saranno 365 metri quadri distribuiti sue due livelli: il nuovo negozio offrirà ai visitatori di tutto il mondo un’esperienza nello shopping di alta gioielleria. Ed ovviamente di tradizione, visto che da oltre 175 anni Tiffany è sinonimo di qualità. “Si tratta di un’occasione importante per Tiffany in Italia – ha dichiarato il vice presidente del gruppo Florence RolletVia Condotti è famosa per lo shopping di lusso. Aprire un negozio in questa celebre strada sottolinea l’importanza del mercato italiano e favorisce la nostra strategia di crescita come marchio globale, sinonimo di stile ed eleganza“.

La prima boutique del brand è stata aperta in Italia nel 1989 e negli ultimi venticinque anni la sua fama è diventata sempre maggiori grazie ai gioielli tanto amati; per la precisione sarà l’ottavo punto vendita nel nostro Paese (oltre a Milano, Verona, Bologna, Firenze) ed il terzo nella Capitale (dopo quello in zona Prati a via Cola di Rienzo 173 e quello al cento in via del Babuino 118). Doppio store anche nel capoluogo lombardo a via della Spiga e a Galleria Del Corso 4, mentre nella città di Romeo e Giulietta ce n’è solo uno presso l’Excelsior di via Mazzini 6; infine ci sono i negozi nella città toscana in via Tornabuoni 37/R ed in quella emiliana a Galleria Cavour 9/a.

Recentemente il brand ha sorpreso tutti con una pubblicità che vede protagonista una coppia gay seduta sui gradini di una villetta e che si tiene per mano (guarda le foto su Velvet Style). Il messaggio voleva essere uno soltanto: l’amore. Eppure sono arrivate numerose critiche a riguardo: “Non mi pare ci sia nulla di ingannevole – ha detto l’On. Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente in materia di pari opportunità – nel mostrare due persone dello stesso sesso che si amano in una campagna pubblicitaria di una grande azienda di lusso. A questa azienda e alle altre che hanno introdotto nelle loro comunicazioni coppie same-sex dobbiamo, semmai, riconoscenza“.

Foto by Ufficio Stampa

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