Roma, ragazzi chiusi dentro la Metro, l’assessore Esposito: “Questa è Atac”

La saga delle disavventure dei passeggeri dei mezzi pubblici capitolini si arricchisce di un nuovo capitolo che accresce l’ormai innumerevole quantità di figuracce della società di trasporti Atac. La notte tra sabato 12 e domenica 13 settembre alcuni studenti sono rimasti chiusi all’interno di una stazione metro dopo la chiusura con il catenaccio dei cancelli da parte degli addetti, senza accertarsi che non ci fossero più viaggiatori.

La denuncia arriva da uno studente della Sapienza di 22 anni, Lorenzo. Dopo una serata con gli amici a San Lorenzo, la volata per prendere l’ultimo metrò. Arriva però alle 1.47, oltre il transito dell’ultima corsa, prevista per l’1.30. Passano invece dei vagoni e la fortuna sembra assisterlo. Sembra, appunto. Sale e in pochi minuti arriva a destinazione, alla stazione Flaminio. Lì lo aspetta l’amara sorpresa: l’uscita della fermata chiusa. Insieme a Lorenzo altri tre ragazzi erano a bordo di quell’ultimo sventurato convoglio diretto a Battistini. All’1.55 il cancello era serrato e non c’era anima viva a cui chiedere aiuto. I malcapitati hanno così cominciato ad urlare e a scuotere i cancelli, nella speranza che qualcuno li ascoltasse. Speranza mal riposta alle due di notte. Lo studente ha raccontato ai giornalisti del Corriere della sera di essere stato preso da un attimo di panico: Fortuna che non ero solo. Mi è montata una rabbia però: voglio dire ma com’è possibile che Atac non si coordini per la chiusura delle stazioni?“.

A quel punto i quattro giovani  hanno provato a contattare telefonicamente l’Atac, ma sono stati messi in attesa, segno che dall’altra parte non c’era nessuno. Non restava che rivolgersi alle Forze dell’Ordine. L’operatore della Polizia, incredulo per il racconto udito, ha preso in carico la loro segnalazione e ha avvisato gli uomini della vigilanza notturna. Solo alle 2.30 questi ultimi hanno posto fine all’assurda prigionia nella quale si trovavano i ragazzi.

L’Atac ha comunicato di aver avviato un’indagine interna per accertare i responsabili della grave leggerezza compiuta. Dura la reazione dell’ assessore capitolino Stefano Esposito:  “Speriamo facciano un po’ di attenzione in più. Passo la giornata a fare solleciti, d’altronde questa è l’azienda dei trasporti che c’è a Roma: neanche fanno un giro in stazione per assicurarsi che non ci sia nessuno“.

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