Dal “Concorso Michele Novaro” nascerà un inno per l’Italia di oggi

ROMA – Lo scorso 10 novembre è stato presentato alla Camera dei Deputati il “Concorso Michele Novaro”, rivolto a giovani compositori e dedicato all’autore delle note che accompagnano i versi di Mameli de “Il Canto degli Italiani”, il nostro Inno Nazionale.

Il concorso, aperto a compositori di ogni nazionalità under 30, che potranno presentare sia composizioni con parti cantate sia solamente strumentali, ha l’obiettivo di creare melodie che possano raccontare l’Italia e gli italiani di oggi, non con l’obiettivo di sostituire “Fratelli d’Italia”, ma con quello di rappresentare i valori fondanti e distintivi del nostro Paese, portando a una riflessione sull’identità, la cultura e lo spirito dell’Italia contemporanea.

Alla presentazione dell’iniziativa, promossa dall’associazione Mendelssohn e sostenuta da Italgas, la società del gruppo Snam che si occupa della distribuzione cittadina del gas naturale, hanno partecipato il presidente della Commissione Cultura della Camera, on. Flavia Piccoli Nardelli, l’on. Lorenzo Becattini, ideatore del progetto, il maestro Roberto Prosseda, direttore dell’Associazione Mendelssohn, il compositore Cristian Carrara e Bruno Burigana, direttore Business Services di Italgas. La presentazione è stata accompagnata dall’esecuzione di brani di Paganini e Bach da parte di una violinista quattordicenne, Clarissa Bevilacqua, student ambassador della New music school di Chicago.

“Si tratta di un premio triennale per giovani compositori – ha spiegato Becattini in memoria di colui che ha scritto la musica del nostro inno nazionale. Il concorso si articolerà in tre edizioni, ognuna con un tema specifico. La prima si svolgerà nel 2016 a Torino, la seconda nel 2017 a Firenze e l’ultima, nel 2018, a Roma. Cioè in quelle che sono state le Capitali d’Italia”.

Michele Novaro (1818-1885) compose l’inno in pieno Risorgimento. Aveva 25 anni quando musicò Fratelli d’Italia, essendo nato il 23 dicembre del 1822 a Genova, come Mameli. Fu allora che il compositore, affermatosi come maestro dei cori dei teatri Regio e Carignano, ricevette la richiesta da parte del suo concittadino di creare una composizione musicale per le parole del suo canto patriottico.

Si racconta che quando Novaro lesse il manoscritto ne rimase subito entusiasta, al punto da sedersi al pianoforte senza neanche togliesi il cappello per musicarlo. La sua fatica non gli fruttò gratificazioni economiche, sebbene l’inno si diffuse rapidamente, prima nel Regno Sabaudo poi in tutto il Nord Italia ed ebbe la sua prima esecuzione ufficiale il 10 dicembre 1847 a Genova. Dopo la sua morte il 21 ottobre 1885, il compositore venne sepolto nel cimitero di Staglieno, vicino alla tomba di Giuseppe Mazzini, e il suo nome resterà per sempre legato alla nostra identità nazionale.

Mentre la musica del “Canto degli Italiani” prendeva forma, la storia di Italgas, che oggi conta circa 180 anni, aveva già mosso i suoi primi passi. Un’identificazione profonda con la storia d’Italia, fin dai tempi in cui la nazione non era unificata, che nel tempo ha accompagnato Italgas verso la progressiva metanizzazione del Paese e che oggi la spinge a rendere omaggio a una figura che alle cause dell’Italia dedicò tutto il suo impegno, come ha spiegato Bruno Burigana, Direttore Business Services dell’azienda.

“La storia di Italgas – ha dichiarato Buriganaè profondamente intrecciata con la storia d’Italia, perché è iniziata quando la nazione non era ancora unificata e ne ha accompagnato lo sviluppo e la crescita fino ad oggi. Molte sono le iniziative che siamo orgogliosi di sostenere ai fini della promozione della cultura; tra queste, il concorso dedicato a Michele Novaro è particolarmente importante perché ha anche l’obiettivo di rafforzare, soprattutto nei giovani, il senso di appartenenza al nostro Paese”.

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