Strage Bruxelles, 34 morti tra i feriti tre italiani. Identificati due terroristi, erano due fratelli

Strage a Bruxelles, colpita da due violenti attacchi terroristi la città simbolo dell’Europa. Sono stati identificati i due kamikaze, sono fratelli. Tra i feriti anche tre italiani.

Erano le otto di ieri mattina, all’aeroporto Zavatem di Bruxellex il solito via vai di passeggeri, turisti e pendolari che passano per la città. C’è chi viaggia per lavoro, chi ha anticipato le vacanze di Pasqua e chi ha approfittato di qualche giorno di ferie per visitare la capitale Belga. Tutto è esattamente come ogni mattina. Poi alle 8.00 inizia l’incubo. Due violente esplosioni trasformano l’aeroporto in un infermo. I vetri delle finestre si rompono, crolla il soffitto, fumo e fiamme. La gente grida, i feriti rimangono a terra paralizzati dal terrore. I soccorsi sono tempestivi e subito ci si rende conto di trovarsi di fronte all’incubo dell’Europa: un attacco terroristico. I primi testimoni dicono d’aver sentito prima delle esplosioni uomini gridare in arabo, allora non ci sono più dubbi, l’Isis ha colpito ancora.

Aeroporto Zavatem
Nemmeno si ha il tempo di rendersi conto veramente di quello che è successo quando alle 9.00 un’altra esplosione colpisce la città. Stavolta nel suo cuore: nella stazione metro di Maalbeek a pochi passi dal Parlamento Europeo. Esplode un ordigno all’interno di uno dei vagoni, a quell’ora pieno di persone. Alcuni passeggeri rimangono intrappolati nei vagoni della metropolitana per ore prima che i soccorsi riescano a liberarli. Con il passare del tempo aumenta il numero delle vittime, prima tredici, poi venti alla fine si arriverà al terribile bilancio di 34 morti. Un colpo duro per l’Europa, l’Occidente, la Democrazia.

Subito dopo gli attentati la città è isolata. Per le strade si vedono solo soccorsi e polizia, in aeroporto sono stati cancellati tutti i voli e chiuse tutte le frontiere del Belgio. Il paese è sotto shock, isolato e nel primo pomeriggio arriva la rivendicazione dell’Isis. In serata la polizia riesce a identificare due dei tre terroristi: erano due fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui, ancora fuggitivo il terzo terrorista che non si è fatto esplodere all’aeroporto.

Kamikaze Bruxelles
Ad organizzare l’attacco secondo la rivendicazione dell’Isis sarebbe stata una cellula segreta. Il duplice attentato è il più grave mai subito dal Belgio, il premier Charles Michel ha promesso che la caccia ai colpevoli sarà “senza tregua, giorno e notte. Durante la notte sono stati perquisiti diversi appartamenti a Bruxelles e in un covo del comune di Schaerbeek in cui sono stati trovati un ordigno esplosivo, con chiodi, prodotti chimici e una bandiera dell’Isis.

Photo Credits: Twitter

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