Bagno di sangue a Dallas, uccisi 4 poliziotti durante una protesta

Quattro poliziotti morti e due feriti. Questo è il bilancio delle proteste degli afroamericani a Dallas per la morte di due uomini neri in Louisiana e Minnesota.

Un’onda di violenza sta attraversando gli Stati Uniti d’America. Tutto e cominciato alle 20.45 quando diverse persone stavano marciando a Dallas per ricordare due ragazzi americani uccisi dalla polizia. All’improvviso tre cecchini hanno sparato a ripetizione contro i poliziotti schierati per evitare che le proteste diventassero violente. Un’azione terrorista organizzata, molti testimoni parlano di decine di colpi d’arma da fuoco provenienti da un’arma semi-automatica. “Gli spari arrivavano da un tetto” racconta un manifestante.

Gli Swat, le squadre speciali di polizia anti-terrorismo, hanno preso posizione ingaggiando una sparatoria con uno dei cecchini, che stretto in un angolo alla fine si è consegnato. Anche altri due sospetti sono stati arrestati. Secondo la ricostruzione del capo della polizia di Dallas due uomini armati hanno sparato contro i poliziotti da una posizione piuttosto elevata durante la manifestazione, fino ad allora pacifica, proprio quando la marcia stava per concludersi.

Poliziotto Dallas
Prima dell’arresto di uno dei due cecchini il dipartimento di polizia di Dallas aveva anche diffuso la foto di un uomo con una mimetica e un fucile d’assalto in spalla: “Questo è uno dei sospetti. Aiutateci a trovarlo!“, il messaggio di allerta lanciato dall’account Twitter della polizia.

 

Il Presidente degli Stati Uniti, Obama da Varsavia, dove si trova per il vertice Nato, l’ultimo della sua presidenza, ha dichiarato che le uccisioni degli afroamericani da parte della polizia: “non sono una questione solo nera o ispanica, ma una questione Americana. Tutte le persone imparziali dovrebbero essere preoccupate dal problema della frequenza con cui la polizia uccide gli afroamericani

Photo Credits: Twitter

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