Pedofilia: arresti in tutta l’Italia. I mostri insospettabili professionisti

Cinque cittadini italiani sono stati arrestati ed altri 16 denunciati per produzione, diffusione e condivisione di materiale pedopornografico online

Un perito elettronico, un operaio e anche un ultra settantenne. Questi sono i profili di alcune delle persone arrestate dalla Polizia Postale della Basilicata per essere stati in possesso di materiale pedo pornografico. File e video con abusi sui minori anche di tenera età, fumetti e poster con bambini in pose oscene. Per condividere e ricevere questo materiale i pedofili utilizzavano il deep web, la parte oscura di internet che sfugge ai controlli e alle normali ricerche.

Le indagini sono nate dalle segnalazioni fornite a partire dal 2015 dall’Europol e dalle forze dell’ordine del Belgio. La polizia postale è riuscita a tracciare le connessioni Internet clandestine attraverso i file di hash, una specie di impronta digitale che individua in maniera univoca la foto o il filmato condiviso o scambiato. Gli investigatori di Potenza, coordinati dal sostituto procuratore Vincenzo Russo, hanno ottenuto 21 decreti di perquisizione in tutta Italia. Gli arresti eseguiti nell’ambito di perquisizioni domiciliari, sono avvenuti in Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige e Lazio. Tutti gli arrestati, quattro dei quali erano incensurati e non conosciuti dalle forze dell’ordine, sono stati sorpresi a detenere e condividere ingenti quantità di materiale pedopornografico con minori.

Polizia

L’indagine ha portato alla luce una fitta rete di pedofili, segno che nel nostro paese la pedofila è un cancro ancora duro da estirpare, come purtroppo testimoniano le pagine di cronaca dei giornali; di qualche giorno fa l’ultima notizia choc di un pediatra scoperto a molestare sessualmente una sua paziente. (LEGGI ANCHE: ORRORE A PAVIA: EX SEGRETARIO PD E PEDIATRA ABUSA DI UNA SUA PAZIENTE)

Photo Credits: Twitter

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