Virginia Raggi dispone la pulizia straordinaria del Lungotevere dai rifiuti dopo la tragedia di Beau Solomon, lo studente americano morto a Roma dopo un aggressione.
C’era una volta a Roma un sindaco che si occupava del benessere della città . Dopo averlo dichiarato durante la campagna elettorale e averlo ribadito durante la cerimonia d’insediamento, Virginia, mantenne la sua promessa: il 14 luglio, a seguito della drammatica morte di uno studente americano ucciso da un abitante di una baraccopoli capitolina, ordinò una pulizia straordinaria della banchina del Lungotevere. Realtà o finzione?
“Ripulire Roma e il Tevere in particolare – commentò lo staff del sindaco -, che rappresenta la principale arteria della nostra città con un altissimo potenziale attrattivo e turistico, deve tornare ad essere la normalità . Ci siamo e siamo presenti in città ogni giorno, con i nostri portavoce e la squadra. Basta operazioni spot: in meno di un mese, a partire dai rifiuti, da Atac, passando per il taglio delle doppie commissioni speciali per un risparmio di 7 milioni di euro e il raggruppamento degli uffici in unico edificio, abbiamo fatto quello che le precedenti amministrazioni non hanno fatto in anni di malapolitica”. Il sindaco presente sul posto dichiarò: “Io sono qui a Roma perché Roma ha bisogno di me. È importante essere qui e riportare il Lungotevere ad uno stato di maggiore dignità . Non vogliamo interventi spot, di vetrina”.”Il presidio del territorio è fondamentale – aggiunse -, se i cittadini ci dicono, a prescindere dai tragici episodi, che questa è una città insicura, non presidiata, in questa direzione andrà la nostra amministrazione. Serve la collaborazione anche dei presidenti dei Municipio. Credo che a breve riusciremo ad avviare un’azione congiunta”. “Non possiamo tollerare accampamenti abusivi – disse la Raggi – Stiamo lavorando anche sul fronte dell’illuminazione. Poi convocheremo a breve tutti i presidenti dei Municipi coinvolti e una conferenza dei servizi, perché il Lungotevere dev’essere presidiato anche con attività per i cittadini. Questo è il miglior modo anche di aumentare la sicurezza: renderlo vivo”. “Chiederemo anche la collaborazione delle forze dell’ordine, e della polizia fluviale. Ci saranno tante persone insomma che dovranno prendersi cura di questa parte della città , fondamentale per noi” concluse il primo cittadino.
C’era una volta una città che aveva avuto tanti sindaci che le avevano rubato l’anima e il denaro. C’era una volta una città che aveva un sindaco che si occupava di lei. C’era una volta una città e c’è ancora: si chiama Roma e Virginia Raggi è il suo sindaco.
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