Ubriaco contromano uccide due giovani: la decisione shock dei giudici

Josif Jitaru Celestin ubriaco e contromano aveva ucciso due donne con la sua macchina a Trieste. Oggi i giudici prendono una decisione shock sulla sua sorte…

È successo a Trieste: Josif Jitaru Celestin, il 33enne di nazionalità rumena che un mese fa provocò la morte di Valentina Gherlanz e Luca Sussich imboccando contromano e ubriaco la Grande Viabilità, a Trieste, è finito ai domiciliari. I giudici hanno preso questa decisione e sono stati travolti dalle polemiche. I fatti risalgono al 20 giugno scorso: un’auto, una Volkswagen Golf guidata dal rumeno, ha imboccato la sopraelevata contromano scontrandosi frontalmente con un’altra vettura, una Nissan Qashqai, in marcia regolare, con cinque persone a bordo. Lo schianto è avvenuto quando la Golf aveva già percorso circa due chilometri senza accorgersi di essere contromano. L’impatto è stato molto forte e per Valentina e Luca non c’è stato niente da fare.

Josif non si era fermato al blocco della Finanza che lo aveva incrociato pochi istanti prima dell’impatto. La decisione dei giudici del Tribunale del Riesame che hanno accolto la richiesta dell’avvocato difensore dell’uomo, Andrea Cavazzini, non è stata unanime. In ogni caso, Josif Jitaru Celestin dovrà tenere addosso il braccialetto elettronico che consentirà di rintracciarlo qualora dovesse allontanarsi da casa. Nello schianto, è rimasto gravemente ferito, ma si è lentamente ripreso e presto verrà dimesso dall’ospedale, senza alcun danno permanente.

Valentina e Luca, invece, non ce l’hanno fatta. Sono morti sul colpo, gli altri tre ospiti della vettura sono rimasti feriti, uno dei quali in modo grave, tanto che si è reso necessario il trasporto in ospedale in codice rosso. Lo schianto violentissimo ha distrutto completamente i due mezzi ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno faticato non poco per estrarre i corpi dalle lamiere. Una tragedia che oggi fa ancora parlare di sé per la decisione dei giudici. Giustizia sarà, infine, fatta?

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Photo Credits: Twitter

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