I curdi con con l’aiuto degli americani hanno liberato la città di Manbij al nord della Siria, il varco verso la Turchia per i miliziani dell’Isis
Da due anni Manbij, praticamente dalla nascita del Califfato, era sotto il controllo dell’Isis. Avamposto importante , da qui partivano i miliziani verso la Turchia e i balcani. Rotta fondamentale per raggiungere anche l’Europa. I miliziani curdi del YPG e le forze arabe alleate hanno annunciato di aver liberato la città. Fondamentali per la liberazione della città i bombardamenti americani e i combattimenti che si sono svolti per 73 giorni. I miliziani curdi hanno dichiarato di aver liberato 2.000 civili, usati dal Califfato come scudi umani. Dopo la conquista di Manbij 500 automobili con a bordo combattenti dello Stato Islamico si sono diretti verso al città di Jarablus, roccaforte dell’Isis.
Mentre l’Isis scappa in città i civili festeggiano. Barbe tagliate, veli bruciate, donne finalmente libere dai dogmi dell’Isis fumano e piangono di felicità, le combattenti curde si abbracciano e gridano Vittoria. In questa fotografia scattata dal reporter Robin Roni e postata sul suo profilo di Twitter è descritto tutto il significato di questa vittoria.
![Siria](https://velvetnews.it/wp-content/uploads/2016/08/Schermata-2016-08-13-alle-12.13.49.png)
Inoltre c’è l’importanza strategica della città. Manbij era il varco d’accesso per la Turchia, ma non solo era la strada per far affari con i petrolieri, comprare armi e far arrivare i foreign fighters. Nel 2015 gran parte della Siria settentrionale era nelle mani dello Stato Islamico, ma nel corso dell’ultimo anno questo territorio ha continuato a ridursi, prima grazie agli sforzi dell’YPG e poi delle SDF (Forze Siriane Democratiche), la coalizione appoggiata dagli Stati Uniti e formata dai curdi dell’YPG e da alcune milizie arabe. Dopo la vittoria di Manbij i curdi e i loro alleati controllano quasi completamente il confine con la Turchia, con l’unica eccezione di una striscia di territorio ancora contesa a nord di Aleppo. L’obbiettivo della prossima offensiva sarà probabilmente la città di Jarablus.
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