Siria: liberata Manbij dall’Isis. La felicità dei civili: barbe tagliate e veli bruciati

I curdi con con l’aiuto degli americani hanno liberato la città di Manbij al nord della Siria, il varco verso la Turchia per i miliziani dell’Isis

Da due anni Manbij, praticamente dalla nascita del Califfato, era sotto il controllo dell’Isis. Avamposto importante , da qui partivano i miliziani verso la Turchia e i balcani. Rotta fondamentale per raggiungere anche l’Europa. I miliziani curdi del YPG e le forze arabe alleate hanno annunciato di aver liberato la città. Fondamentali per la liberazione della città i bombardamenti americani e i combattimenti che si sono svolti per 73 giorni. I miliziani curdi hanno dichiarato di aver liberato 2.000 civili, usati dal Califfato come scudi umani. Dopo la conquista di Manbij 500 automobili con a bordo combattenti dello Stato Islamico si sono diretti verso al città di Jarablus, roccaforte dell’Isis.

Mentre l’Isis scappa in città i civili festeggiano. Barbe tagliate, veli bruciate, donne finalmente libere dai dogmi dell’Isis fumano e piangono di felicità, le combattenti curde si abbracciano e gridano Vittoria. In questa fotografia scattata dal reporter Robin Roni e postata sul suo profilo di Twitter è descritto tutto il significato di questa vittoria.

Siria

Inoltre c’è l’importanza strategica della città. Manbij era il varco d’accesso per la Turchia, ma non solo era la strada per far affari con i petrolieri, comprare armi e far arrivare i foreign fighters. Nel 2015 gran parte della Siria settentrionale era nelle mani dello Stato Islamico, ma nel corso dell’ultimo anno questo territorio ha continuato a ridursi, prima grazie agli sforzi dell’YPG e poi delle SDF (Forze Siriane Democratiche), la coalizione appoggiata dagli Stati Uniti e formata dai curdi dell’YPG e da alcune milizie arabe. Dopo la vittoria di Manbij i curdi e i loro alleati controllano quasi completamente il confine con la Turchia, con l’unica eccezione di una striscia di territorio ancora contesa a nord di Aleppo. L’obbiettivo della prossima offensiva sarà probabilmente la città di Jarablus.

Photo Credits: Twitter

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