Guerra in Siria, nuovi sviluppi: raid russi contro l’Isis partiti dall’Iran

Per la prima volta Mosca colpisce degli obiettivi dell’Isis in Siria con raid aerei partiti dall’Iran. Colpite le regioni di Serakab, Al-Bab, Aleppo, Deir ez-Zor e cinque depositi di armi dell’Isis

Per la prima volta la Russia ha bombardato delle postazioni dell’Isis partendo dall’Iran. Dal settembre del 2015, anno in cui Mosca ha iniziato i raid aerei contro l’Isis in Siria, i bombardamenti sono sempre partiti dalla Russia, ora invece sono state aperte anche alcune basi in Iran. Secondo l’ammiraglio Vladimir Komoedov la nuova strategia è stata pensata per risparmiare tempo e denaro.”Volare dalle basi della parte europea della Russia è costoso e richiede tempo. La questione delle spese per le azioni belliche e militari è adesso di grande importanza. Non dobbiamo sforare il budget attuale del ministero della Difesa. I voli dei Tupolev Tu-22 dall’Iran significano meno carburante e maggiore carico di bombe“.

raid

Da parte dell’Iran c’è la massima collaborazione, la conferma arriva direttamente da Ali Shamkhani capo del Consiglio di sicurezza nazionale della Repubblica Islamica. “La collaborazione tra Teheran e Mosca per la lotta contro il terrorismo è strategica al riguarado, stiamo coordinando capacità e strutture“. Ha dichiarato Shamkhani. Per il momento non si conosce il numero di aerei russi schierati nella base iraniana di Hamadan. L’aerodromo di Hmeimim, in Siria, usato dalle forze armate russe per i raid iniziati nel settembre del 2015, non è adatto ai bombardieri pesanti Tu-22M3, ma le cose cambieranno perché Damasco ha dato a Mosca il permesso di avere una base militare permanente e l’aerodromo sarà quindi modernizzato dai russi nel prossimo futuro. Mentre si discutono queste nuove strategia da diverse Ogn arrivano forti denunce, prima tra tutte, l’uso di ordigni incendiari negli attacchi contro i civili in Siria in almeno 18 episodi da giugno scorso. La ong annuncia l’esistenza di “prove lampanti” che la Russia abbia sostenuto gli aerei del governo siriano in questi attacchi.

Photo Credits: Twitter

Impostazioni privacy