L’Europa post Brexit: il futuro si decide a Ventotene

I tre premier a Ventotene: sul tavolo i temi della sicurezza e dell’immigrazione per rilanciare un’Europa nuova dopo la Brexit.

Riparte da Ventotene la nuova Unione Europea, dallo spirito di padri dell’Europa come Altiero Spinelli che in quell’isola, tra il 1941 e il 1944, partorirono il manifesto “Per un’Europa libera e unita”: lo sostiene il premier Renzi che ha organizzato il vertice con Angela Merkel e François Hollande, scegliendo come sede proprio l’isola-simbolo del progetto europeista.

La Merkel e Hollande hanno accettato l’invito, «mostrando l’unità dei tre Paesi più grandi dell’Ue, senza voler creare “club”», come ha sintetizzato un diplomatico francese. L’agenda del vertice si concentrerà sulla messa a fuoco di progetti delineati in passato ma ancora bisognosi di concretizzazione. Renzi sulla questione italiana ha dichiarato: “L’economia non va benissimo, è ripartito il mercato del lavoro. Spero di arrivare a fine anno a uno, uno e due di Pil. Ma bisogna far ripartire gli investimenti: è questione di fiducia. Io lo so che ho perso dei voti ma quando vedo un bambino che rischia di annegare, la prima cosa è che quel bambino dev’essere salvato”.

Poi ha continuato: “La parola austerity in Europa ha creato solo danni”, affermazione rischiosa alla vigilia dell’incontro trilaterale a Ventotene. “Se D’Alema avesse messo un decimo del tempo che ha messo per attaccare me per attaccare Berlusconi… Lui pesca sempre la carta di attaccare quello più vicino, prima è toccato a Prodi. E la riforma di D’Alema era molto più dura, il governo aveva molti più poteri. Se D’Alema vuole fare la battaglia per difendere le poltrone e magari tornare in Parlamento, auguri. Ma non si utilizzi il referendum per cercare la rivincita al congresso che si farà quando previsto”. Tanti Auguri Bel Paese, Tanti Auguri Europa, si annunciano tempi molto duri.

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