Allarme Isis in Italia: espulso Imam di Treviso

Con un’altra espulsione, nella tarda serata di mercoledì, è stato allontanato per motivi di sicurezza dello Stato con volo Fiumicino-Casablanca, un marocchino di 33 anni, segretario della Comunità islamica di Treviso e provincia

Lo rivela il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sottolineando l’attenzione che viene riservata a quegli esponenti religiosi che si dimostrano “ostili alle nostre tradizioni“. “A partire dal 2015 – afferma Alfanosono 12 gli imam espulsi. Complessivamente, dall’inizio del 2015, si contano 115 rimpatri forzati, dei quali 49 sono stati eseguiti nell’anno in corso“.

Isis

Il marocchino sposato con una connazionale dalla quale ha avuto tre figli, era arrivato a Treviso nel 1998 e non si è mai reso protagonista di reati, esternazioni o episodi di estremismo religioso. Dopo quindici anni di vita nella città veneta, ha deciso di chiedere la cittadinanza italiana. La domanda, secondo quanto si è appreso, era stata accettata, ma nel giorno in cui doveva completare l’iter della richiesta, che prevedeva appunto il giuramento sulla Costituzione, non si è presentato. La mancata presenza è stata ritenuta sospetta dalla polizia e la Digos ha voluto approfondire la questione.

La Questura di Treviso ha realizzato un’ottima attività di controllo, garanzia di legalità e sicurezza. “Non può esserci nessun cedimento verso chi non rispetta le nostre leggi e le regole della convivenza civile e vuole imporre le sue. Avanti così“. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta l’espulsione. “Nessuno, nemmeno per motivi religiosi può permettersi né di violare le nostre leggi, né di mettere in discussione i fondamenti della Costituzione, chiedendo la cittadinanza italiana ma rifiutandosi di fare il necessario giuramento. Se a questo signore non andavano bene le nostre regole – avrebbe fatto bene a non venire proprio. Bene che ora sia stato rispedito al mittente“.

Photo Credits: Twitter

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