Trump è in grossi guai anche Melania contro di lui

A un mese dal voto e alla vigilia del secondo duello tv tra Donald Trump e Hillary Clinton è caos nella campagna elettorale americana, dove i repubblicani sono alle prese con l’ultima gravissima gaffe del loro candidato

I big del partito repubblicano prendono sempre più distanza da Trump, a partire dal candidato vice Mike Pence, che ha condannato le sue parole: “Sono ingiustificabili“. Cresce nel Gran Old Party (HGop) la voglia che sia lui a sostituire Trump come cavallo per la corsa alla Casa Bianca. Lo ha suggerito il senatore John Thune: “Trump dovrebbe ritirarsi e Pence dovrebbe essere immediatamente dichiarato il nostro candidato” Il presidente della Camera, il n.1 del partito repubblicano Paul Ryan, dal primo giorno sostenitore riluttante se non recalcitrante di Trump, si è detto “disgustato” dalle parole dell’ancora candidato Gop ed ha annullato l’invito al magnate newyorckese ad un evento politico in programma nel suo Wisconsin. In totale, finora, tre senatori (Mike Lee e Mark Kirk oltre a Thune) tre deputati e un ex governatore repubblicano hanno chiesto formalmente a Trump di farsi da parte. Altri gli hanno revocato il loro endorsement. In sintesi, non il migliore viatico a meno di un mese dal voto. Anche l’ex rivale alle primarie repubblicane il governatore dell’Ohio, John Kasich ha annunciato: “Non voterò per un candidato che si è comportato in una maniera che riflette così male il nostro Paese”. L’America “merita di meglio“. Infine, John McCain, ex candidato presidenziale repubblicano nel 2008: “Scriveremo il nome di qualche buon repubblicano conservatore che sia qualificato per fare il presidente“.

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Ultima in ordine di tempo, anche la moglie di “The Donald”, la slovena Melania Knauss, 46 anni, ha bollato come “inaccettabili e offensive” le parole del marito anche se però, consapevole del suo ruolo, allo stesso tempo ha esortato gli elettori ad accettare le scuse. “Quelle parole sono inaccettabili ed offensive per me. Non rappresentano l’uomo che conosco. Lui ha il cuore e la mente di un leader e spero che la gente accetterà le sue scuse, come ho fatto io, e si concentrerà sugli importanti problemi che la nostra nazione ed il mondo deve affrontare“. Robert De Niro, ha diffuso un video in cui insulta Donald Trump. “è così ciecamente stupido, è un cane, un maiale, uno scemo che non sa di cosa parla”, dice l’attore. Non fa il suo lavoro, non gliene frega niente, non paga le tasse, prende per il culo la società, è un idiota, è un disastro nazionale“, aggiunge. Trump, sottolinea ancora l’attore che incarnò il pugile Jack LaMotta in “Toro scatenato“, “è motivo di imbarazzo per il Paese, mi fa arrabbiare così tanto, è una persona che prende a pugni in faccia la gente e io lo prenderei a pugni in faccia“. Infine l’attore lancia un appello in favore di Hillary Clinton. “è costui che vogliamo come presidente? Non credo proprio. Ciò che mi interessa è come viene guidato questo paese e con qualcuno alla guida come Donald Trump si va nella direzione sbagliata. Se siete preoccupati per il futuro, votate per Clinton“. Sul versante versante repubblicano di Hollywood, l’ex governatore repubblicano non ortodosso della California Arnold Schwarzenegger, reso celebre dal “Terminator” cinematografico, la cui fede nel partito dell’elefantino non ha mai vacillato, è stato chiaro e in un messaggio su Twitter ha annunciato che: “Per la prima volta da quando sono diventato cittadino (americano) nel 1983, non voterò per il candidato repubblicano alla presidenza”. “Così come sono fiero di etichettarmi repubblicano -ha aggiunto- c’è un’etichetta a cui tengo sopra ogni altra cosa, americano. Quindi voglio prendere un momento oggi per ricordare ai miei colleghi repubblicani che non solo è accettabile preferire il tuo Paese al tuo partito, è un dovere”. Alla vigilia del secondo dibattito presidenziale di domenica, la bomba politica è ormai scoppiata e le oltraggiose dichiarazioni di Trump contro le donne rischiano di diventare un punto di non ritorno. Nel video diffuso dal Washington Post, risalente al 2005, il tycoon si vanta delle sue conquiste femminili con un linguaggio sessista e volgare. “Alle donne, se sei uno che conta, puoi fare tutto quello che vuoi”, è la frase choc del miliardario che scatena una vespaio di polemiche.

Photo Credits: Twitter

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