La guerra è vicina in Russia: missili puntati sull’Europa e scorte di cibo

Clima di forte tensione in Russia, Putin prepara la popolazione alla guerra contro l’Occidente

I residenti di San Pietroburgo riceveranno razioni di 300 grammi di pane al giorno in caso di guerra“. L’annuncio del governatore della città, Georgy Poltavchenko, ha confermato come le tensioni tra la Russia e le potenze occidentali – cominciate due anni e mezzo fa con la rivoluzione dell’Ucraina e la conseguente invasione della Crimea – stiano aumentando, in particolare a causa delle divergenze sulla guerra civile in Siria. Una escalation della tensione si è verificata negli ultimi giorni tra esercitazioni militari, un incontro diplomatico cancellato tra il presidente Putin e l’omologo francese Hollande, missili nucleari schierati nell’enclave russa di Kaliningrad, tra Lituania e Polonia, in direzione dell’Europa.

missili

Diversi Iskander-M sono stati posizionati nella enclave baltica della Russia, puntati sull’Europa, e nell’area sono stati effettuati diversi voli dei bombardieri russi. A comunicare la notizia è stato lo stesso ministero della Difesa sostenendo, però, che la manovra rientra in “esercitazioni di routine” che prevedono l’uso di tali missili. “Queste unità missilistiche sono state schierate più di una volta (nella regione di Kaliningrad) e lo saranno ancora come parte di una esercitazione militare delle forze armate russe”, ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov. Il generale ha inoltre affermato che uno dei missili è stato volutamente esposto alla vista di un satellite spia americano. Il rapporto tra le due potenze è peggiorato dopo che è fallita la tregua entrata in vigore il 12 settembre tra le forze armate di Assad e le milizie dell’opposizione – concordata tra Mosca e Washington -, che doveva sancire il cessate il fuoco su tutto il territorio siriano. Il fattore scatenante è stato il bombardamento dell’aviazione degli Stati Uniti di un contingente di militari fedeli al presidente Assad, appoggiato da Putin, che ha provocato la morte di 90 soldati siriani. Il raid americano ha portato alla dura reazione della diplomazia russa: “La Casa Bianca difende l’Isis“, le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, riportata dalla Tass. Raid seguito dal bombardamento del convoglio Onu che doveva portare aiuti umanitari alla popolazione di Aleppo, attribuito all’aviazione russa.

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