Allarme terrorismo in Italia, è caccia all’uomo

Un uomo è partito un anno fa dalla provincia di Milano e ora combatte in Iraq nell’esercito del sedicente stato islamico.

Tascour Hamed è un marocchino nato nel 1969, residente a Bresso, in provincia del capoluogo lombardo. Qui trascorreva una vita apparentemente tranquilla fino a uno fa, quando decide di partire dall’Italia con la moglie e i due figli minorenni. L’uomo si è trasferito per arruolarsi tra le file del sedicente stato islamico. Della figlia e della moglie si sono perse completamente le tracce, mentre l’uomo e il figlio sono stati individuati in Turchia, dove è stato ripreso dalla telecamere.

Il Gip di Milano, su richiesta del pm Enrico Pavone, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare che potrà essere eseguita soltanto quando l’uomo verrà individuato. Molto probabilmente Tascour Hamad potrà essere rintracciato in Iraq, dove gli investigatori ipotizzano si possa trovare in questo momento, e a quel punto dovrà scattare la procedura di estradizione.

Il pubblico ministero di Milano Enrico Pavone spiega che l’uomo era ben inserito in Italia, con regolare permesso di soggiorno, aveva un lavoro stabile in un’impresa di pulizie e non risultava essere particolarmente religioso. Poi, durante le scorse vacanze natalizie, ha deciso di partire con la famiglia, sfruttando il pretesto di tornare in Marocco e intenzionato invece a ingrossare le milizie dell’Isis.

L’uomo, che al momento risulta latitante in Italia, prima della sua partenza aveva avuto diversi contatti con persone in Iraq, come ricostruito dai tabulati telefonici, e aveva preparato una strategia precisa per non destare sospetti e organizzarsi al meglio per raggiungere il paese, per poi arruolarsi nelle file del sedicente stato islamico. Inoltre la scelta del periodo natalizio per la partenza si è rivelata particolarmente propizia, perché l’uomo ha potuto ritirare molti soldi senza far scattare alcuna verifica. Intanto il pm Enrico Pavone e il dipartimento antiterrorismo della Procura milanese indagano sul caso.

bandiera-isis

Photo Credits: Facebook

 

Impostazioni privacy