Partorisce e tenta di buttare il figlio nella spazzatura: fermata dalla polizia

Gli agenti della polizia hanno fermato una donna in procinto di gettare il figlio nella spazzatura. Il bambino era chiuso in un sacchetto di plastica.

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Terribile l’episodio che stava per verificarsi a Napoli, dove una donna stava per gettare il figlio, appena partorito, nella spazzatura. E sarebbe riuscita nel suo intento se non fossero intervenuti gli agenti per fermarla. Così quello che dovrebbe essere un giorno felice, rischiava di trasformi in un vero e proprio orrore, con una madre disposta ad abbandonare il figlio che aveva messo al mondo soltanto poco tempo prima, gettandolo tra i rifiuti come si fa con un comune scarto.

La protagonista di questa spiacevole vicenda è una donna ucraina di 37 anni, sorpresa nella notte del 6 dicembre dalle forze dell’ordine mentre cercava di sbarazzarsi di suo figlio a piazza Garibaldi. Non appena gli agenti si sono avvicinati hanno chiesto alla donna cosa contenesse il sacchetto che stava buttando, e lei ha risposto che si trattava di semplice spazzatura che avrebbe gettato nei cassonetti. Tuttavia non ha potuto ingannare i poliziotti, che hanno scoperto il vero contenuto e hanno impedito che si verificasse il peggio. Adesso la mamma e il bimbo sono ricoverati all’ospedale Loreto Mare e, fortunatamente, stanno bene entrambi.

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale sono intervenuti poco dopo le 3 di notte, dopo aver ricevuto le segnalazioni di alcuni cittadini che avevano notato il sacchetto sporco di sangue, così come la donna che lo trasportava. Quindi hanno intercettato in poco tempo la madre del bimbo e sono intervenuti per risolvere la situazione. All’ospedale i medici hanno scoperto che il bambino era stato partorito da poco, ed è stato immediatamente sottoposto alle cure mediche. La madre, invece, è piantonata in stato d’arresto, perché ritenuta responsabile del reato di tentato infanticidio. Dopo la diffusione della notizia in Questura, i poliziotti hanno organizzato una colletta per provvedere alle esigenze del bimbo.

 

Photo Credits: Facebook

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