Roma, paura all’Altare della Patria: uomo scavalca recinzione. Bloccato

Altare della Patria a Roma: i soldati di guardia hanno bloccato e consegnato alla polizia un uomo, dopo che aveva scavalcato la recinzione del monumento al Milite Ignoto. L’individuo è stato fermato mentre faceva il saluto fascista e, poi, baciava per terra. È accaduto nella mattinata di giovedì 8 dicembre, poco prima delle 9. Secondo le prime informazioni, si tratta di un cittadino italiano.

Fuori programma all’Altare della Patria a Roma nella mattinata di giovedì 8 dicembre, poco prima delle 9. I Lancieri di Montebello di guardia al monumento al Milite Ignoto hanno bloccato un uomo, che aveva scavalcato la recinzione del Vittoriano.

I militari dell’Esercito hanno visto l’uomo scavalcare e l’hanno bloccato mentre faceva il saluto fascista e, successivamente, baciava per terra. Secondo le prime informazioni, si tratta di un cittadino italiano, che i soldati hanno poi affidato alle forze di Polizia, fatte immediatamente intervenire.

Quella di giovedì 8 dicembre è stata una mattinata movimentata a Roma: attorno alle 12, circa 500 componenti dei movimenti per il diritto all’abitare si sono radunati sotto l’Abete di Natale al centro dei giardini di piazza Venezia per chiedere un incontro con la Sindaca per il blocco della delibera Tronca, che prevede lo sgombero di 100 spazi sociali in città, e per l’avvio di un tavolo inter istituzionale per affrontare l’emergenza casa in città. Alle 13.30, decine di poliziotti hanno sgomberato i manifestanti al centro dei giardini, spingendoli con l’ausilio di scudi e blindati verso via dei Fori Imperiali. Stando alle prime informazioni, sarebbero almeno tre i fermati. Dario, dei movimenti per il diritto all’abitare, ha dichiarato: “Vogliamo che la Sindaca ci incontri e prenda posizione dopo tante chiacchiere in campagna elettorale” – si legge sulla versione online del quotidiano ‘La Repubblica – “Chiediamo il blocco immediato della delibera che prevedeva lo sgombero di 100 spazi sociali e occupazioni abitative in città”.

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