Allarme terrorismo, tunisino espulso dall’Italia: “Era pronto a fare attentati”

Un tunisino di 23 anni, B. N., residente a Edolo (Brescia), è stato espulso: accompagnato all’aeroporto di Roma Fiumicino e caricato su un volo per Tunisi. Per il Viminale “aveva ordine di compiere attacchi in Italia”

Per ragioni di sicurezza, nell’ambito della lotta al terrorismo di matrice islamista, un giovane tunisino di 23 anni, B. N., residente a Edolo, in provincia di Brescia, è stato espulso oggi 29 dicembre: accompagnato all’aeroporto di Roma Fiumicino è stato fatto decollare su un volo per Tunisi. Ieri il ragazzo era stato raggiunto da un decreto di espulsione: è accusato di propaganda in rete in nome dell’Isis. Ma c’è di più: sarebbe stato sul punto di colpire l’Italia con attentati simili a quelli avvenuti a Parigi (2015) e a Bruxelles (2016).

L’espulsione di B. N. arriva nelle stesse ore in cui sono stati compiuti dalla polizia blitz nelle case della zona di Aprilia (Latina) dove avrebbe vissuto in passato – e dove forse voleva di nuovo recarsi – Anis Amri, il 24enne killer di Berlino (LEGGI ANCHE: PAURA TERRORISMO IN ITALIA. BLITZ A LATINA NELLE CASE DOVE HA ABITATO AMRI). Le indagini di polizia – si spiega in una nota ufficiale del ministero dell’Interno – hanno documentato che lo straniero era collegato a un foreign fighter marocchino, già domiciliato nel milanese, con il quale era in contatto tramite social network. Rientrato in Italia il 15 agosto scorso, dopo un prolungato periodo in Tunisia, B. N. aveva manifestato chiari indicatori di radicalizzazione”.

Le attività investigative, operate anche con la collaborazione internazionale e dei servizi di intelligence – si legge ancora nella nota del Viminale – hanno evidenziato che a metà novembre 2016 aveva ricevuto indicazioni, da persona a lui nota, di compiere attentati in Italia simili a quelli compiuti in Francia e in Belgio, per ritorsione contro le operazioni dell’Italia in Libia”. Sempre secondo il ministero dell’Interno, il tunisino espulso aveva manifestato l’intenzione di lasciare l’Italia quanto prima per unirsi allo Stato Islamico. Il personale della questura di Brescia lo ha fatto salire su un volo partito dall’aeroporto di Malpensa, che ha fatto scalo a Roma prima di arrivare a Tunisi. In totale, dall’inizio del 2015 sono stati 132 gli espulsi, 66 quest’anno.

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