Un incendio divampato nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 gennaio ha danneggiato in modo serio l’ex centro di accoglienza per migranti Baobab, in via Cupa 5 a Roma. La potenza del rogo ha fatto crollare una parte del tetto in legno e lamiera. Il centro era stato sgomberato e chiuso nei mesi scorsi. Fiamme anche nel centro della Croce Rossa di via Ramazzini.
Fiamme verso le 2.30 della notte tra il 5 ed il 6 gennaio a Roma al Baobab di via Cupa al civico 5 (zona Tiburtina). L’ex centro di accoglienza per migranti, sgomberato e chiuso nei mesi scorsi (ora in via Cupa c’è una tendopoli), è stato danneggiato in modo serio dall’incendio che ha coinvolto l’intera struttura, ampia circa mille metri quadrati. Sul posto sono intervenute la polizia e quattro squadre dei vigili del fuoco, che sono riuscite a domare le fiamme solo verso le 7 del mattino di venerdì 6 gennaio.
Durante l’opera di spegnimento messa in atto dai vigili del fuoco, una parte del tetto in legno e lamiera (grande circa 300 metri quadrati) è crollata al suolo. Secondo le prime informazioni, non ci sono persone ferite o intossicate dal fumo generato dall’incendio. Allo stato attuale, le cause del rogo sono ancora da accertare: le indagini in corso non escludono un’origine dolosa.
Nella tarda serata di giovedì 5 gennaio, un altro incendio a Roma ha riguardato anche il centro della Croce Rossa in via Ramazzini a Monteverde, dove sono ospitati più di 400 rifugiati in due tendopoli. Quattro veicoli della Cri (due ambulanze, un furgone e un0auto di servizio) sono andati a fuoco. La Polizia ha denunciato una clochard di 45 anni che, per scaldarsi all’interno della propria auto, utilizzava un barattolo di latta nel quale versava dell’alcol che poi incendiava. Secondo le prime ricostruzioni, giovedì notte le fiamme si sono sviluppate proprio all’interno della vettura e si sono propagate agli altri veicoli, prima dell’intervento dei vigili del fuoco.
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