Denise Pipitone: la Cassazione assolve Jessica Pulizzi, “L’ennesima ingiustizia” secondo la madre

Jessica Pulizzi, la sorellastra della piccola Denise Pipitone, è stata definitivamente scagionata dall’accusa di aver partecipato al sequestro della bambina, scomparsa il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo.

La Corte di Cassazione ha assolto in via definitiva Jessica Pulizzi, accusata del sequestro della sorellastra Denise Pipitone, la bambina scomparsa il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo. Dalla sparizione della piccola Denise le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno puntato sempre sulle responsabilità della sorellastra. Per l’accusa è fondamentale la frase registrata da alcune cimici e pronunciata da Jessica, mentre aspettava assieme la madre di essere sentita in Questura, pochi giorni dopo la scomparsa della bambina: “Io a casa ci ‘a purtai“. Si tratta di una frase che gli investigatori hanno interpretato come l’ammissione di un coinvolgimento nel sequestro. Secondo l’accusa Jessica avrebbe portato Denise a casa del padre, per avere da lui la conferma che fosse la sorella naturale. Non trovandolo avrebbe consegnato la bambina ad altre persone. Mai individuate. Secondo il Pg non ci sono elementi sufficienti per dimostrare che il rapimento di Denise sia avvenuto per mano di Jessica.

Piera Maggio, la mamma della piccola Pipitone, dopo il verdetto della Cassazione non intende arrendersi. Su Facebook Piera, dopo aver preso conoscenza della sentenza, scrive: “Dopo 13 lunghi anni oggi è stata commessa l’ennesima ingiustizia italiana a mio parere. Provo una grande amarezza e una delusione enorme, ma adesso pretendo di sapere chi ha sequestrato la mia bambina. Denise non si è volatilizzata nel nulla né è stata rapita dagli alieni. Gli inquirenti mi dicano dove è la mia bambina e chi l’ha presa. Come madre pretendo queste risposte. Lancio un appello a tutti gli italiani perché stiano attenti. Se, come ha stabilito la Corte, la vicenda del rapimento di Denise non è una faida familiare, significa che ci sono ladri di bambini ancora in giro“. La donna, nonostante i quasi 13 anni passati dalla scomparsa della figlia, non si è mai arresa all’idea di averla persa e continua a lottare per tenere viva l’attenzione su Denise, nella speranza di conoscere la verità.

Il primo settembre 2017 ricorre il 13esimo anniversario della scomparsa di Denise Pipitone. La piccola è sparita nel nulla poco prima di mezzogiorno mentre giocava fuori dalla porta di casa. In un primo momento gli inquirenti hanno seguito la pista del rapimento da parte degli zingari, poi nel 2005 la svolta nelle indagini. Sotto accusa la sorellastra della bambina, all’epoca minorenne. Jessica, secondo i magistrati, nutriva un astio profondo nei confronti di Piera Maggio, che aveva avuto una relazione con suo padre, Piero Pulizzi, dalla quale era nata Denise. Purtroppo, al momento, la verità sulla scomparsa della piccola non è venuta a galla.

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