Omicidio di Osimo, richiesta perizia psichiatrica per Valerio Andreucci

La difesa di Valerio Andreucci, presunto assassino di Olindo Pinciaroli, ha chiesto al giudice una visita psichiatrica per il ragazzo.

Continuano le indagini sull’omicidio di Olindo Pinciaroli, il veterinario ucciso con 15 coltellate mentre viaggiava insieme al suo collaboratore lungo la provinciale Chiaravallese, tra Osimo e Polverigi, a bordo di un’ambulanza veterinaria. Per il momento sembra non esserci un vero movente dietro il delitto avvenuto ad Osimo. L’assistente, Valerio Andreucci, dopo una breve fuga successiva all’omicidio, è stato fermato ed ascoltato dagli inquirenti, i quali non sono rimasti convinti della sua versione dei fatti. Il 23enne è quindi indagato per la morte di Olindo Pinciaroli ed è attualmente detenuto in carcere. Contro il giovane vi sono alcuni indizi di colpevolezza, tra i quali: alcuni inquietanti sms scambiati con gli amici, la notte precedente il delitto, e l’uso di cocaina poche ore prima della tragica fine di Olindo, che potrebbe aver alterato l’equilibrio psichico del giovane. Le carte dell’accusa sono ora nelle mani della difesa del presunto assassino, assistito dall’avvocato Alessandro Angelozzi.

Il difensore di Valerio Andreucci ha quindi richiesto al giudice una perizia psichiatrica per il giovane 23enne, così da fare maggiore chiarezza sull’omicidio e sullo stato di salute del ragazzo. “La perizia è volta a cercare di ricostruire quali fossero le condizioni psicopatologiche di Andreucci il giorno dell’omicidio, ma anche come sta a tutt’oggi”, ha spiegato Alessandro Angelozzi . L’ufficiale giudicante sarà ora chiamato a pronunciarsi in merito alla richiesta avanzata dall’avvocato del giovane fantino.

Secondo il difensore di Valerio Andreucci, gli sms inviati dal ragazzo, poche ore prima dell’omicidio di Olindo Pinciaroli, sono messaggi farneticanti. Il dubbio riguarda gli sms in cui il fantino rivelava l’intenzione di uccidere qualcuno che non specifica. Per la difesa non è detto che Andreucci si stesse riferendo al veterinario, bensì, magari, si riferiva a sé stesso o all’ex fidanzato della sua ragazza, visto il messaggio di due settimane prima dell’omicidio in cui la stessa gli rivelava di essere incinta del suo ex. Ad esasperare le sue esternazioni, secondo la difesa, potrebbe anche essere stata l’assunzione di cocaina, proprio la notte precedente il delitto.

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