Milano, ucciso a 18 anni con un cacciavite dopo una lite al bar

Due colpi al cuore inferti con un cacciavite. Così è stato ucciso a Milano, quartiere Giambellino, un ragazzo di appena 18 anni. Aveva chiesto a un 52enne di non fumare accanto ai bambini presenti poiché stava dando loro fastidio. È scoppiata la lite e l’uomo lo ha ucciso. L’omicida è stato bloccato dai carabinieri e salvato dal linciaggio della folla

Ore 13:21 – La vittima si chiama Roberto Farok Samir Halim, 18 anni, di origini egiziane e non marocchine. L’omicida è un 52enne marocchino. A quanto sembra, il ragazzo aveva chiesto all’uomo adulto di allontanarsi poiché stava fumando accanto a parecchi bambini dando loro fastidio. A quel punto è scoppiata la lite e il 52enne ha ucciso il giovane a colpi di cacciavite.

Ore 9:39 – La vittima, il ragazzo 18enne, era di origine marocchina, mentre l’aggressore sarebbe un 52enne egiziano con precedenti penali. Lo riporta l’Ansa.

Brutale assassinio a Milano nella notte tra sabato 8 e domenica 9 luglio. Un ragazzo di 18 anni è stato aggredito e ucciso in piazza Tirana, davanti a un bar all’angolo con via Inganni. La tragedia sarebbe stata originata da una discussione, probabilmente per futili motivi, con un altro cliente del locale.

Il litigio tra i due è scoppiato poco prima di mezzanotte. L’aggressore ha colpito il 18enne con due colpi di cacciavite al cuore. Sul posto un’automedica e due ambulanze del 118, che hanno trasportato il giovane al San Paolo dove però è morto poco dopo l’arrivo: troppo gravi i colpi inferti. Il presunto omicida è stato fermato dai carabinieri della stazione di Porta Genova. I militari l’hanno salvato dal linciaggio da parte degli amici della vittima.

Photo credits: Twitter

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