Insegue e travolge motociclisti, la compagna lo difende: “Il centauro è sbucato all’improvviso”

Ai carabinieri della Val di Susa (Torino) che l’hanno interrogata dopo l’arresto del suo uomo, Milena Zuniga Lecca ha dichiarato che “Lui non voleva investire i ragazzi…ha cercato di frenare”.  Domenica 9 luglio il van guidato da Maurizio De Giulio ha inseguito e investito a Condove una coppia di fidanzati in moto: Elisa Elena Ferrero, 27 anni, è morta e Matteo Penna, 29, è rimasto gravemente ferito. La procura di Torino ha chiesto al Gip di incriminare De Giulio per omicidio volontario, e non più per omicidio stradale. De Giulio al Gip: “Non volevo colpire la moto, ma leggere la targa” 

+++ MERCOLEDI’ 12 LUGLIO +++ Ore 13:52 – “Mi sono avvicinato per leggere la targa della moto che mi aveva colpito sul finestrino, non volevo colpirli“. Così oggi 12 luglio davanti al Gip di Torino Maurizio De Giulio ha cercato di difendersi dall’accusa di omicidio volontario. De Giulio ha sostenuto di essersi “avvicinato” alla moto guidata da Matteo Penna con a bordo Elisa Ferreo, “per leggere la targa ma la moto ha decelerato all’improvviso”. L’uomo, che ha perso in incidenti  stradali anche alcuni familiari, dice di essere disperato.

Domenica 9 luglio il van guidato da Maurizio De Giulio ha inseguito e investito a Condove una coppia di fidanzati in moto: Elisa Elena Ferrero, 27 anni, è morta e Matteo Penna, 29, è rimasto gravemente ferito. La procura di Torino ha chiesto al Gip di incriminare De Giulio per omicidio volontario, e non più per omicidio stradale. De Giulio al Gip: “Non volevo colpire la moto, ma leggere la targa
Maurizio De Giulio (foto dal suo profilo Facebook)

AGGIORNAMENTO ORE 15:59 – La Procura di Torino ha chiesto di modificare da omicidio stradale a omicidio volontario il capo d’imputazione per Maurizio De Giulio. Il gip si è riservato di decidere. La richiesta è stata avanzata durante l’udienza di convalida dell’arresto, oggi martedì 11 luglio. Restano intanto stabili le condizioni di Matteo Penna. È ricoverato all’ospedale Cto di Torino. Intubato, ha riportato un trauma cranico e toracico. La prognosi è riservata. Maurizio De Giulio è recluso al carcere “Lorusso e Cotugno”.

Milena Zuniga Lecca, la compagna 40enne di Maurizio De Giulio, arrestato per omicidio stradale dopo aver travolto in Val Susa due fidanzati in moto, difende il suo uomo. “Maurizio non voleva investire quei ragazzi, non l’ha fatto apposta – ha dichiarato -: ha cercato di frenare, ma non è riuscito a evitarli”. La donna era sul furgone dell’elettricista torinese, e davanti ai carabinieri ha tentato di difendere il convivente spiegando che “la moto è sbucata all’improvviso“.

MA LA VERSIONE DELLA DONNA NON CONVINCE

Secondo quanto riferisce Repubblica, la donna ha ripetuto più volte la propria versione, spiegando che nel pomeriggio di domenica 9 luglio lei e il compagno erano andati in Val Susa assieme a una delle figlie dell’uomo, che ha 17 anni: “Abbiamo fatto un pic nic al lago con gli amici. Maurizio non aveva bevuto più di qualche bicchiere di vino”. Poi il rientro a casa, la lite con i motociclisti, l’investimento. E la 40enne che ripete che il compagno “ha cercato di frenare”. Una ricostruzione che però sembra smentita dai fatti: sull’asfalto, sul luogo dell’incidente, non sono infatti rimasti segni di frenata, e le testimonianze degli altri automobilisti raccontano una storia diversa.

I PRECEDENTI DELL’AUTOMOBILISTA

A peggiorare la situazione di De Giulio c’è il fatto che 7 anni fa a Moncalieri aveva già provocato un incidente passando con il semaforo rosso, ed era stato arrestato perché si era scagliato contro gli agenti intervenuti. Inoltre, benché la compagna abbia riferito che l’uomo aveva bevuto solo qualche bicchiere, domenica quando è stato fermato è risultato avere nel sangue un tasso alcolemico elevato.

LA TRAGEDIA DELLA FAMIGLIA DI MATTEO PENNA

La famiglia di Matteo Penna, il centauro rimasto gravemente ferito, continua invece a sostenere che si tratti di omicidio volontario, una circostanza che però la Procura non è ancora riuscita a verificare: l’accusa scatterebbe infatti solo se si potesse dimostrare che De Giulio ha inseguito i due ragazzi con l’intenzione di uccidere. Di certo, la famiglia del motociclista è sconvolta non solo per il ferimento di Matteo e la morte della fidanzata Elisa, ma anche per il fatto che 12 anni fa il fratello del giovane era rimasto vittima di un incidente simile: mentre era in moto un furgone l’aveva travolto, lasciandolo paralizzato.

Insegue e travolge motociclisti, la compagna lo difende: "Il centauro è sbucato all'improvviso"
Matteo Penna ed Elisa Elena Ferrero

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