Minorenni violentati in una setta religiosa per “azioni mistiche spirituali”

La polizia postale di Catania ha arrestato quattro persone accusate di aver abusato di minori durante presunti “riti religiosi” all’interno di una comunità con 5 mila adepti.

Ore 11:02 – Gli abusi sessuali su ragazzine, ma anche su donne maggiorenni, si sarebbero consumati ininterrottamente per 25 anni. Avvenivano spesso, secondo gli investigatori, in casa di Capuana, dove la polizia ha sequestrato un elenco con centinaia di nomi. La comunità Cultura e Ambiente, ufficialmente era una ditta che commercializzava prodotti agricoli, ma di fatto era divenuta una setta clandestina.

Ore 10:54 – In carcere con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata agli abusi sessuali su minori è finito Pietro Capuana, 73 anni. Lo scrive Repubblica online. Sarebbe lui  il “santone” che per un quarto di secolo ha diretto la comunità Cultura ed Ambiente di Aci Sant’Antonio (Catania), una vera e propria setta alla quale prendevano parte attiva tre donne finite ai domiciliari con l’accusa di avere reclutato minori da sottoporre a violenza sessuale. Sempre secondo quanto scrive Repubblica, si tratta di Fabiola Raciti di 55 anni, Rosaria Giuffrida di 57 e Katia Scarpignato di 48.

 

Quattro persone sono state arrestate con l’accusa di atti di violenza sessuale commessi su minorenni all’interno di una comunità religiosa. Di fronte agli inquirenti che li interrogavano, gli accusati hanno tentato di “giustificare” gli abusi in quanto “azioni mistiche spirituali”.

La vicenda agghiacciante emerge dall’operazione “12 apostoli” della Polizia postale di Catania, coordinata dalla Procura distrettuale etnea, su una comunità di circa 5.000 adepti fondata da un sacerdote deceduto. Il gip ipotizza i reati di associazione per delinquere e violenza sessuale aggravata ai danni di minorenni.

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