Vaccini, il no della Fedeli: “Nessuna proroga per la consegna dei certificati”

Non ci saranno proroghe per la presentazione dei certificati a scuola, a dirlo è il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. Per le scuole da 0 a 6 anni bisognerà aver vaccinato i bambini o aver almeno prenotato le inoculazioni.

Si stanno per riaprire i cancelli delle scuole e proprio oggi,  lunedì 28 agosto, il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli si è pronunciata sulla documentazione o autocertificazione di avvenuta vaccinazione dei bambini che torneranno dietro i banchi a breve. “Non ci saranno proroghe“, queste le parole della ministra che ha ricordato l’inizio delle suddette scuole fissato per la data del 10 settembre. La Fedeli ha inoltre confermato che l’accesso per la scuola dell’infanzia e per il nido potrà avvenire anche con la sola prenotazione della vaccinazione.

Ai microfoni di Radio24 la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha aggiunto: “Durante il dibattito, anche acceso e contrastato, sui vaccini si è diffusa una maggiore consapevolezza sulla loro importanza. Sono più preoccupata per il carico burocratico, che ricade sulle scuole, che per il fatto di trovare molti genitori che non vogliono vaccinare i propri figli”. “A oggi – ha continuato la Fedeli – la situazione negli istituti è difficile da verificare, lo vedremo di più nei prossimi giorni. Stiamo avvertendo un lavoro fatto tra uffici scolastici regionali e provinciali con gli enti locali e con il servizio sanitario locale per facilitare l’acquisizione della documentazione ai genitori”.

In merito all’accesso all’istruzione per i bambini da 0 a 6 anni, che potrà avvenire anche con la sola prenotazione alla vaccinazione, il ministro Fedeli ha sottolineato: “Non è responsabilità del genitore: può succedere che ci sia stata la richiesta ma la struttura sanitaria abbia dato appuntamento fra due mesi”. “Chi invece non fatto vaccinazioni e non le ha richieste, non entra nella scuola 0-6, mentre nella scuola dell’obbligo sì”, queste sono quindi le disposizioni finali. Valeria Fedeli ha poi concluso: “Se un genitore non ha fatto vaccinare il proprio figlio e continua a mantenere un atteggiamento contrario il lavoro più importante da fare, come istruzione, è proprio motivarlo, convincerlo e coinvolgerlo sull’importanza del vaccino per il proprio figlio e per il bene della comunità“.

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