Napoli, salma nel bagno dell’ospedale Cardarelli: “Nessun rispetto per i defunti”

Una paziente dell’ospedale Cardarelli di Napoli ha fatto una scoperta scioccante recandosi nel bagno: la donna si è imbattuta nella salma di uomo abbandonata a se stessa alla toilette. Visibilmente scioccata dall’accaduto ha denunciato il fatto sui social.

Una scoperta scioccante quella fatta da una paziente del reparto di Chirurgia d’Urgenza dell’ospedale Cardarelli di Napoli. L’incuria e probabilmente la scarsità del personale hanno permesso che il cadavere di un uomo sia rimasto abbandonato per almeno un’ora in uno dei servizi igenici vicino alla medicheria. L’uomo, in stand-by nel bagno dalle 10 di questa mattina, 30 agosto 2017, era rimasto lì in attesa di essere portato all’obitorio. Il bagno è stato lasciato apparentemente libero ed usufruibile.

La macabra scoperta è stata fatta da una paziente che, una volta uscita dal bagno, ha allertato gli altri ricoverati esclamando: “Non andate lì, c’è un morto“. Daniela, figlia di una paziente in cura presso l’ospedale, non poteva crederci ma, dopo aver costatato la verità, si è sfogata sui social: “Ho fatto fatica a crederci, ma quando sono arrivata dentro ho constatato di persona il livello di degrado a cui siamo arrivati. Stavo per svenire. Poi, ho deciso, dopo sette ore trascorse in pronto soccorso in attesa, che mia madre fosse ricoverata e dopo una notte sulla barella in corridoio proprio a fianco del pover’uomo che già era in agonia: tutto questo va denunciato“.

Il paziente, trovato morto nel bagno, era giunto al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli, secondo alcune voci, con il codice rosso, decedendo sulla barella in corridoio. L’uomo è stato poi spostato con tutta la barella nella stanza il cui bagno è solitamente utilizzato dai pazienti e dai loro parenti. Così coloro che dovevano usufruire dei servizi igenici sono stati costretti a passare davanti alla salma e ai suoi familiari in lacrime. Soltanto dopo alcune ore il cadavere è stato trasferito. Dall’ospedale fanno però sapere che il cadavere era stato trasportato all’interno della medicheria, come spesso accade prima del trasferimento all’obitorio, e che la donna non era autorizzata ad entrare all’interno della stanza dove si trovava la barella. Ciro Verdoliva, direttore generale dell’ospedale è intervenuto con un comunicato: “Il paziente S.G. è arrivato al Pronto soccorso in codice giallo alle ore 16,46 del 29.08.2017 è stato ricoverato in chirurgia d’urgenza alle ore 20,30 della stessa serata. Il paziente, già in condizioni disperate in quanto la sua patologia di base lo caratterizzava come ‘paziente in fase terminale’, è deceduto alle ore 10 di questa mattina dopo assistenza medica e rianimatoria iniziata dalle ore 9,00. Dopo il decesso, al fine di permettere la composizione della salma ed evitare che la stessa restasse nell’area di degenza, come del resto da prassi, si è provveduto al trasferimento nella medicheria del reparto. L’area in questione è inibita ai degenti ed è riservata esclusivamente al personale. La salma è stata poi prelevata alle ore 10,50 e trasportata all’obitorio. Pertanto la salma non è stata mai appoggiata nel bagno né tanto meno per tre ore. Il paziente, come sempre accade al Cardarelli, ha ricevuto il massimo rispetto, nella malattia e, purtroppo, anche nella morte”.

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