Terrorismo: 157 sequestri e 24 arresti, al via “Ultimo miglio”

Dopo l’attentato di Barcellona è scattato il piano “Ultimo miglio”, un’iniziativa della polizia che consiste nel presidiare gli accessi dei centri storici, per una maggiore sicurezza. In soli tre giorni, dal 28 al 30 agosto scorsi, sono stati effettuati 24 arresti e 157 sequestri.

Nessuna città italiana è stata esclusa dall’iniziativa Ultimo miglio attuata dalla Polizia. Dopo l’attentato di Barcellona, l’Italia vuole prevenire un possibile attacco. Questo è quindi il senso dell’operazione con la quale, solo fra il 28 e il 30 agosto 2017, 3.500 poliziotti hanno controllato oltre 27 mila veicoli in prossimità degli accessi ai centri storici identificando oltre 32 mila persone, delle quali 6.855 con precedenti. Ventiquattro gli arresti che sono seguiti, quasi tutti per spaccio di droga, e 114 sono stati denunciati. Sequestrati inoltre 157 veicoli tra cui: camion, furgoni e pullmini, e oltre 1.240 contravvenzioni.

Gli agenti dei Reparti Prevenzione Crimine, con le volanti delle Questure e le autoradio dei commissariati, hanno quindi controllato più di 9 mila veicoli al giorno ed identificato quasi 11 mila persone. L’Ultimo miglio è un’operazione ad alto impatto coordinata dal Servizio controllo del territorio della polizia e in linea con le direttive impartite dal ministro dell’Interno Marco Minniti. L’obiettivo principale: il controllo degli automezzi di trasporto collettivo di persone e dei mezzi pesanti, soprattutto dopo l’attentato di Barcellona, visto l’uso che ne è stato fatto del veicolo. Ad essere utilizzata non è solo la banca dati della Polizia italiana ma anche quella di Schengen.

I controlli avvengono tramite i posti di blocco a ridosso dei centri più importanti. Ogni attività si svolge anche grazie all’ausilio di cani antisabotaggio e antidroga, nonché telefoni palmari per verificare in tempo reale i precedenti di una persona. Ad essere controllati non sono soltanto i guidatori dei mezzi ma anche i passeggeri, insieme anche ai documenti di circolazione del veicolo e all’ispezione dei vani di carico e dei bagagliai. A Roma la polizia, grazie a tale piano, ha fermato due bengalesi in possesso di telefonini sui quali sono state scoperte immagini inneggianti alla Jihad e fotografie di capi di Stato esteri. Sono in corso le indagini per risalire alla provenienza delle fotografie. Per il momento non ci sono collegamenti con ambienti dell’estremismo islamico.

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