Arrestati per gli stupri a Rimini: rischiano 20 anni di carcere. E ora anche la Polonia vuole processarli

La Polonia chiederà l’estradizione dei quattro giovani arrestati per gli stupri di Rimini. Lo ha dichiarato il vice ministro della giustizia polacco Patryk Jaki. La notizia è riportata dal sito web dell’Ansa. In Italia rischiano comunque oltre 20 anni di carcere.

Jaki aveva già dichiarato, dopo i terribili episodi, che per i quattro si doveva applicare “la pena di morte e torture” per scoraggiare gli altri a commettere tali crimini. Le autorità polacche hanno aperto una loro inchiesta. La Procura per i minorenni di Bologna, guidata dal procuratore Silvia Marzocchi, chiederà la custodia cautelare in carcere per i tre giovanissimi accusati del doppio stupro di Miramare di Rimini (il quarto accusato è maggiorenne).

COSA SONO ACCUSATI DI AVER FATTO

Le udienze di convalida dei fermi emessi nei confronti dei due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e del nigeriano di 16, ora trattenuti nel centro di prima accoglienza, sono fissate per domani 5 settembre davanti al Gip del tribunale per i minori di via del Pratello a Bologna. Come è noto i quattro, incastrati dai video delle telecamere di sorveglianza, sono accusati di aver aggredito una coppia di turisti polacchi sulla spiaggia di Miramare di Rimini la notte fra il 25 e 26 agosto scorsi, pestando e derubando lui e violentando lei. Poco dopo avrebbero stuprato una donna trans peruviana, che li avrebbe poi riconosciuti aiutando la polizia nelle indagini.

CHI SONO

I quattro fermati sono, come è noto, un 20enne richiedente asilo congolese, Guerlin Butungu, 20 anni, l’ultimo a essere arrestato, che si difende sostenendo: “Non c’ero, avevo bevuto e mi sono addormentato”; i due fratelli marocchini, di 15 e 16 anni, nati in Italia, che hanno negato di aver partecipato allo stupro della turista polacca sulla spiaggia pur avendo ammesso di avere aggredito sia lei che il suo compagno, e un 17enne nigeriano. Mentre i tre minorenni si trovano nel carcere minorile di Bologna, l’unico maggiorenne dietro le sbarre a Rimini.

CHE COSA RISCHIANO

Per tutti i membri della banda le accuse formalizzate dalla Procura di Rimini sono rapina aggravata, violenza sessuale di gruppo, lesioni aggravate. Le pene teoricamente potrebbero superare i 20 anni; il reato più grave è la rapina aggravata come è stato spiegato dai procuratori capi Paolo Giovagnoli e il sostituto Stefano Celli in un incontro con la stampa.

GUARDA IL VIDEO: STUPRI DI RIMINI: ARRESTATO IL QUARTO UOMO, “ORA DEVONO PAGARE”

Photo credits: Twitter

 

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