Stupri di Rimini, convalidati gli arresti del congolese

Il gip di Rimini, Vinicio Cantarini, ha convalidato l’arresto di Guerlin Butungu, il 20enne congolese accusato di aver commesso, in concorso con tre minorenni, due stupri a Miramare nella notte tra il 25 e il 26 agosto scorsi. Nelle prossime ore la decisione sia sulla convalida che sulla misura cautelare per quanto riguarda i due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e il 16enne nigeriano.

Il giovane, assistito dagli avvocati Mario Scarpa e Ilaria Perruzza, è stato ascoltato per circa un’ora e mezza. Il giudice si è riservato di decidere la misura cautelare. Dovrebbe essere comunicata nelle prossime ore, oppure domani 6 settembre. Si è invece conclusa dopo circa due ore l’udienza di convalida del fermo dei due fratelli marocchini di 15 e 17 anni accusati, davanti al tribunale per i minorenni di Bologna, del duplice stupro. Il Gip non ha ancora deciso sulla richiesta della Procura di applicazione della custodia cautelare in carcere.

Hanno confermato le dichiarazioni precedentemente rese, hanno risposto alle domande dei magistrati, lasciamogli fare il loro lavoro”, si è limitato a dire all’uscita del centro di prima accoglienza del Pratello l’avvocato Paolo Ghiselli, che assiste entrambi i fratelli. In precedenza avevano negato, in sostanza, di aver materialmente stuprato le due vittime, di averle però tenute ferme, ma attribuendo lo stupro all’unico maggiorenne del gruppo. Hanno respinto gli addebiti? “Non hanno respinto gli addebiti – ha risposto il difensore – hanno tenuto un atteggiamento collaborativo rispondendo alle domande dei magistrati”.

I due suoi assistiti si erano costituiti sabato scorso 3 settembre alla stazione dei carabinieri di Montecchio di Pesaro. L’avvocato Ghiselli ha detto anche che “non ci sono al momento richieste particolari da parte della difesa”, che “non ci sono altre contestazioni” rispetto ai due stupri di Miramare e che c’è “un atteggiamento di riserbo sulla vicenda”. I due rispondono in concorso con Guerlin Butungu, 20 anni, congolese, e con un nigeriano 16enne.

Quest’ultimo sarebbe molto pentito, oltre che dispiaciuto, e avrebbe compreso la gravità di quello che è successo. È quanto ha riferito il suo difensore, l’avvocato Giovanna Santoro, raggiunta telefonicamente al termine dell’udienza di convalida del fermo al tribunale per i minorenni di Bologna. Per la sua posizione, così come per quella dei due fratelli marocchini interrogati in precedenza, il gip Anna Filocamo si è riservata la decisione sia sulla convalida sia sulla misura cautelare. La decisione è attesa nelle prossime ore.

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