Il giallo sulla scomparsa di Marilena Rosa Re si infittisce

Continuano le disperate ricerche di Marilena Rosa Re, la promoter scomparsa in provincia di Varese lo scorso 30 luglio. 

Ancora nessuna traccia di Marilena Rose Re, nonostante le incessanti ricerche. La donna, promoter di 58 anni, madre di due figli e nonna, è scomparsa dalla propria abitazione a Castellanza, in provincia di Varese, il 30 luglio scorso. Da più di un mese ormai di lei non si sa più nulla. Che fine abbia fatto è un mistero. Marilena è una donna abitudinaria, che ama molto i suoi gatti e i conoscenti la descrivono come una persona serena, tutta famiglia e lavoro. L’ultima persona ad averla vista è il marito, che però parla poco dell’accaduto. La donna, stando alla denuncia dell’uomo, è rincasata a casa la sera del 29 luglio, incrociando il coniuge nell’abitazione: il marito stava uscendo per passare la notte con la madre malata. La mattina seguente la promoter non c’era più. Sembra che i vicini di casa abbiano visto la donna la mattina della scomparsa, intorno alle 9.30 del mattino.

Della scomparsa di Marilena Rosa Re si è parlato poco sui giornali e anche in tv, forse proprio per decisione del marito e dei familiari che non vogliono lanciare appelli. Le forze dell’ordine stanno ormai cercando la donna da oltre un mese mettendo insieme le varie informazioni a disposizione ma non hanno alcuna novità. Si tende ad esclude l’ipotesi di un allontanamento volontario in quanto la promoter aveva segnato degli appuntamenti per i giorni seguenti alla scomparsa. Per chi la conosce, la donna non aveva neanche alcun motivo per togliersi la vita.

Gli appelli sono giunti in questi ultimi giorni proprio grazie alle colleghe di Marilena Rosa Re che, preoccupate, hanno iniziato a diffondere le foto della donna, chiedendo che si indaghi maggiormente. “Se qualcuno sa qualcosa di utile a ritrovarla, parli, ogni dettaglio è importante“, queste le parole delle lavoratici che si sono ritrovate davanti al centro commerciale nel quale lavoravano insieme alla promoter. Le colleghe hanno raccontato che la donna negli ultimi tempi sembrava più stanca del solito. La criminologa Roberta Bruzzone, sul settimanale Giallo, interviene sulla scomparsa di Marilena sostenendo: “Al momento non ritengo di poter escludere la pista dell’allontanamento volontario, del tutto compatibile con il profilo vittimologico emerso”.

 

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