Noemi Durini, l’autopsia non scioglie i dubbi: “Lesioni sospette intorno al collo”

L’autopsia sul corpo di Noemi Durini, la 16enne uccisa nella provincia di Lecce, non chiarisce i dubbi dei pm sulla versione data dal fidanzato reo confesso, che ha dichiarato di averla accoltellata. Oggi, 20 settembre, si terranno i funerali dell’adolescente.

Si è conclusa l’autopsia di Noemi Durini, la 16enne di Specchia, in provincia di Lecce, scomparsa il 3 settembre scorso e del cui omicidio si è assunto le responsabilità, confessando, il fidanzato 17enne, Lucio M. L’esame sul corpo della ragazza non ha fornito, come si sperava, elementi certi per stabilire le cause della morte, ma i medici legali nutrono forti sospetti su alcune lesioni presenti tra il collo e la testa della giovane. La salma è stata consegnata ai familiari della vittima ed oggi, 20 settembre 2017, si svolgeranno i funerali nel comune della ragazza.

Il fidanzato di Noemi Durini ha confessato di aver ucciso la giovane. In un primo momento, ha affermato di aver compiuto il delitto, dopo aver fatto l’amore con quest’ultima, con l’uso di alcune pietre presenti sul posto, ma, in un secondo momento, ha ritrattato la confessione dichiarando di averla uccisa con una coltellata al collo. A non convincere gli inquirenti è proprio la ritrattazione ed inoltre il fatto che l’arma non è ancora stata trovata. Se gli ulteriori accertamenti medico legali dovessero confermare questi sospetti, è probabile che Lucio abbia detto tutta la verità sulla dinamica dell’omicidio. Resta ancora da accertare se ci siano stati complici che abbiano aiutato il minore nel nascondere il corpo della fidanzata.

Dai primi accertamenti è emerso che Noemi Durini è stata uccisa il giorno della scomparsa, domenica 3 settembre 2017, dieci giorni prima del ritrovamento del cadavere sotto una catasta di sassi nelle campagne di Castrignano del Capo. Fu proprio Lucio a portare i Carabinieri sul luogo e ad indicare la posizione esatta in cui si trovava il corpo privo di vita della giovane. L’accertamento sul cadavere della ragazza è molto difficile a causa dello stato compromesso di quest’ultimo: il corpo è pre-mummificato e vi sono numerose lesioni su diverse parti del corpo provocate da larve.Le difficoltà nello stabilire le cause della morte nascono proprio da queste lesioni: si cerca di capire quali siano quelle inferte dall’assassino e quali quelle provocate dalle larve. Per questa ragione, come riporta l’Ansa, il medico legale nominato dalla Procura, Roberto Vaglio, e il consulente della famiglia della vittima, Francesco Introna, hanno deciso di compiere esami istologici e cito-chimici sui tessuti prelevati dal cadavere, disponendo inoltre l’esame delle larve per accertare con esattezza il giorno e l’ora della morte.

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