Almeno 10 persone sono rimaste uccise a causa del peggiore incendio nella storia della California, che si è sviluppato nella Napa Valley dove si produce il vino. Oltre 20mila persone sono state evacuate, 1500 le abitazioni distrutte.
Bruciano i vigneti e le foreste della Napa Valley, la regione nel nord della California conosciuta in tutto il mondo per la sua produzione vinicola. Il governatore dello stato, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha mobilitato la Guardia Nazionale dopo che una serie di violenti incendi sta devastando la zona a nord di San Francisco. Almeno 1.500 edifici fra abitazioni e strutture commerciali sono già andati distrutti in diverse contee, incluse Napa e Sonoma, e le autorità hanno ordinato l’evacuazione di circa 20mila persone (tra cui oltre 200 pazienti di un ospedale).
L’incendio ha imperversato per tutta la notte fra ieri e oggi 10 ottobre, in 8 contee: oltre a quelle di Napa e Sonoma, anche a Yuba, Butte e Nevada, ai piedi della Sierra Nevada. Nel complesso sarebbero già stati distrutti oltre 10 mila acri di terreno, e il fumo è nell’aria anche a San Francisco. La situazione si è aggravata sopratutto dopo che le fiamme hanno superato la barriera della highway 101 costringendo molte persone a lasciare le loro case.
“È un inferno, non avevo visto nulla di simile prima d’ora“, ha raccontato Marian Williams, citata dall’agenzia Ansa sul suo sito web. La signora Williams è scappata insieme ai vicini prima dell’alba dalla cittadina di Kenwood. “Gli alberi bruciavano come torce”, ha precisato. A peggiorare le cose sono state anche il forte vento e le temperature elevate, che hanno reso le condizioni perfette per il diffondersi del rogo.
“Nella zona di San Francisco la vera estate è a fine settembre e inizio ottobre, quando c’è caldo e secco”, ha spiegato l’esperto del National Weather Service, Matt Mehle. E infatti, questo periodo dell’anno è quello in cui si verificano gli incendi più gravi in California. Il peggiore della storia recente nello stato è avvenuto nella contea di San Diego nell’ottobre del 2003, quando vennero distrutte oltre 2.800 case, e sempre nella stessa contea, nell’ottobre 2007, un altro ne distrusse più di 1.600.
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