Australia, referendum sui matrimoni gay: il Sì vince a valanga. Saranno legge entro Natale

Fra un mese o poco più, comunque entro il prossimo Natale, anche l’Australia legalizzerà i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Al referendum i voti a favore hanno superato la soglia del 60%.

L’annuncio è stato dato del primo ministro Malcolm Turnbull dopo la lettura dei risultati del referendum non vincolante con cui i cittadini hanno espresso il loro consenso alle unioni omosessuali. Ora il risultato, arrivato mercoledì 15 novembre, dovrà essere recepito dal Parlamento.

Ma per le strade è già festa arcobaleno. La consultazione è stata indetta via posta e ha visto vincere i sì con il 61,6% delle preferenze, ovvero più di 7 milioni di voti favorevoli. L’esito della consultazione, che ha registrato un’adesione al 79,5% (12,7 milioni di persone), non è vincolante e dovrà essere convertita in legge.

Tuttavia come sottolineato dal primo ministro Turnbull “il verdetto è inequivocabile e praticamente unanime“. “Gli australiani – ha detto il primo ministro – hanno votato sì per l’equità, per l’impegno e per l’amore. Ora spetta a noi fare il lavoro che ci hanno chiesto di fare”.

In Australia avere rapporti sessuali omosessuali è legale solo dal 1994, mentre il matrimonio tra persone dello stesso sesso è proibito dal 2004. In quell’anno il primo ministro al tempo in carica, il conservatore John Howard, fece modificare l’Australian marriage act del 1961 correggendo la definizione troppo generica che dava del concetto di matrimonio. Venne specificato così che il matrimonio è “l’unione di un uomo e una donna con l’esclusione di tutti gli altri”.

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