Ostia: ancora spari nella notte. “È guerra fra clan, serve l’esercito”

Un’altra sparatoria nel giro di appena due giorni, si è verificata a Ostia, nella notte fra ieri e oggi 26 novembre. Tutto fa pensare che sia in corso una vera e propria faida fra clan.

Dalle prime notizie riportate online da Repubblica e altri siti di quotidiani, c’è stata una scarica di colpi d’arma da fuoco in via Forni, la stessa del quartiere Nuova Ostia dove sorge la palestra gestita da Roberto Spada, l’uomo che l’8 novembre ha preso a testate a bastonate Daniele Piervincenzi e Edoardo Anselmi, di Nemo (la trasmissione su Rai Due). E che oggi si trova in carcere per violenza privata con metodo mafioso.

Secondo le prime informazioni l’azione avrebbe tutte le caratteristiche dell’agguato ma non ci sarebbero feriti. A indagare sono il Commissariato della Polizia di Stato di Ostia e la Squadra Mobile di Roma, coadiuvati dalla Polizia Scientifica. L’episodio segue di due giorni la gambizzazione giovedì sera davanti al ristorante DiscoGiroPizza, in cui sono rimasti feriti il titolare, Alessandro Bruno, e il pizzaiolo Alessio Ferreri, 41 anni, imparentato con Terenzio Fasciani, fratello del boss Carmine Fasciani e, soprattutto, fratello di Fabrizio Ferreri, 38 anni, detto “Dentone”, rampollo del clan con forti collegamenti con Cosa Nostra e in carcere dal maggio scorso accusato di essere a capo di un traffico internazionale di stupefacenti.

È possibile, scrive IlFattoquotidiano.it, che quello di stanotte possa essere stato un avvertimento. L’agguato, infatti, è avvenuto nel quartiere popolare noto per essere la roccaforte del clan Spada, il sodalizio criminale al cui vertice c’è Carmine Spada detto “Romoletto” condannato a 10 anni di carcere eppure attualmente in stato di libertà, proprio mentre suo fratello minore, Robertino, è dietro le sbarre a Tolmezzo (Udine) per la testata e il pestaggio a Davide Piervincenzi e Edoardo Anselmi “per riaffermare il dominio sul suo territorio”, come ha scritto il gip nell’ordinanza di convalida della misura cautelare. “Credo che servano tutte le forze dell’ordine e se necessario anche l’esercito, per presidiare un territorio dove sembra essere ripresa una guerra tra clan”, dichiara la sindaca di Roma, Virginia Raggi, rivolgendosi al ministro dell’Interno, Marco Minniti, e a quella della Difesa, Roberta Pinotti.
Il litorale romano di Ostia
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