Ferito il fidanzato reo confesso dell’omicidio di Noemi Durini

Incubi di notte e lesioni probabilmente auto inferte sul corpo del fidanzato reo confesso dell’omicidio di Noemi Durini. Direzione penitenziaria inoltra una nota alla Procura dei Minori di Lecce.

Incubi nella notte per il fidanzato killer di Noemi Durini, la sedicenne di Specchia, in provincia di Lecce, uccisa il 3 settembre 2017. Il giovane 17enne presenta sul proprio corpo gesti di violenza inferti probabilmente da sé stesso nel sonno. Le condizioni psicofisiche del ragazzo reo confesso sono quindi critiche e la direzione del penitenziario del carcere minorile di Quartucciu, in provincia di Cagliari, ha inoltrato una nota alla Procura dei Minori di Lecce che indaga sul delitto.

Non si sa cosa abbia assalito il giovane di Montesardo nel cuore della notte. A riportare lo stato di salute del giovane è Il Corriere Salentino. La salute mentale del giovane, dopo l’omicidio e successivamente alla confessione dello stesso, è stata messa a dura prova. Come reazione istintiva il giovane si è auto inferto delle lesioni sul proprio corpo durante il sonno, probabilmente mosso dai sensi di colpa per aver ucciso la fidanzata Noemi Durini. Il 17enne è stato sottoposto ad una terapia farmacologica e l’aggravamento delle condizioni psicofisiche è stato segnalato alla Procura dei Minori che si occupa del caso. Non si esclude la possibilità che venga disposto il trasferimento del giovane in una struttura psichiatrica.

La decisione di un trasferimento potrebbe arrivare dopo gli esiti degli accertamenti sulla capacità di intendere e di volere, avviati agli inizi di novembre con il test psico attitudinale e con colloquio con equipe di psicologi e psichiatri. Ed è proprio sullo stato psicofisico del reo confesso che da tempo è stata depositata un’ampia documentazione sanitaria da parte della difesa: solo nel mese di agosto, prima dell’omicidio di Noemi Durini, il fidanzato è stato sottoposto a tre Tso (trattamento sanitario obbligatorio). Il minore è accusato di omicidio volontario aggravato con premeditazione per motivi abietti e futili e di aver agito con crudeltà nei confronti della fidanzata.

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