Milionario ‘Re dei farmaci’ e la moglie trovati morti in casa: è giallo

Il milionario ‘Re dei Farmaci’ Barry Sherman e la moglie sono stati trovati morti nella loro elegante villa in un esclusivo quartiere nella zona nord di Toronto, nell’Ontario. I due cadaveri sono stati scoperti da un agente immobiliare, che era andato nell’abitazione per preparare la villa, che era in vendita, in vista di una ‘open house’ con un gruppo di potenziali acquirenti. Il caso è stato definito ”sospetto” dalla Polizia. 

‘Giallo’ in Canada, dove i cadaveri del milionario Barry Sherman (definito il ‘Re dei farmaci’) e della moglie sono stati rinvenuti nel seminterrato della loro elegante villa in un esclusivo quartiere nella zona nord di Toronto, nell’Ontario. A lanciare l’allarme è stato un agente immobiliare,  che era andato nell’abitazione per preparare la villa, che era in vendita, in vista di una ‘open house’ con un gruppo di potenziali acquirenti. Barry Sherman è stato il fondatore del gigante farmaceutico Apotex, che vende medicine in tutto il mondo. Era considerato uno degli uomini più ricchi del Canada.

La polizia – come riportato dalla ‘BBC’ – ha definito il caso “sospetto“. Sulla porta di ingresso non erano presenti segni di infrazione.

Il premier canadese Justin Trudeau ha espresso il suo cordoglio per la morte della coppia con un messaggio su Twitter, così come anche il ministro della Sanità dell’Ontario, Eric Hoskins, ha fatto le sue condoglianze sul social network. Justin Trudeau ha scritto: “Siamo rattristati dalla notizia della morte dell’improvvisa morte di Barry e Honey Sherman. Le nostre condoglianze vanno ai loro parenti e amici, e a tutte le persone entrate in contatto con la loro visione ed il loro spirito”. Queste le parole di Eric Hoskins: “Sono senza parole in questo momento. I miei cari amici Barry e Honey Sherman sono stati trovati morti. Esseri umani meravigliosi, incredibili filantropi, grandi leader nel settore sanitario. Un giorno veramente, veramente triste. Barry, Honey, restate in pace”.

Photo credits: Twitter

 

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