Gentiloni: “L’Italia si è rimessa in moto”. E ora conto alla rovescia per le elezioni…

“La verità è che l’Italia si è rimessa in moto dopo la più grave crisi del dopoguerra”. Lo dice il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nella conferenza stampa di fine anno, in cui traccia un bilancio della legislatura, ormai al termine. Si voterà presto alle nuove elezioni politiche dopo 5 anni. Data prevista: il 4 marzo 2018.

“Il governo non tira remi in barca, governerà – ha detto il premier -. Ora ci affidiamo a Mattarella, grazie per il suo ruolo di garante”. Un bis dopo il voto, larghe intese con Gentiloni ancora premier? “Qualsiasi cosa dica in risposta a questa domanda credo che sarebbe usata contro di me…“.

CRESCITA E LAVORO

La crescita italiana nell’anno passato “ha preso un buon ritmo” e oggi viaggia “al doppio delle previsioni di un anno fa”. E “il famoso fanalino di coda dell’Europa non siamo più noi”. “Abbiamo recuperato un milione di posti di lavoro perduti, in maggioranza a tempo indeterminato“, ha detto Gentiloni, aggiungendo: “C’è poco da rallegrarsi, basti pensare ai giovani, al Sud, al tasso di occupazione generale ancora bassissimo, alle donne, al precariato. Tutto questo ci dice quanto bisogna insistere e quanto ci sia poco da scherzare nei prossimi anni”.

IUS SOLI

Sullo Ius Soli, Gentiloni ha dichiarato: “Il modo migliore per archiviare lo Ius soli per molti anni sarebbe stato quello di farlo bocciare. Sono convintissimo dell’importanza di questa norma, e sappiamo che il futuro si gioca sulla nostra capacità di non escludere e di non respingere, perché chi semina esclusione e respinge raccoglie odio. Ma non abbiamo avuto i numeri, non ci siamo riusciti. Vi assicuro che da parte del governo non ci sono mai state incertezze, purtroppo c’era la certezza sulla mancanza dei numeri”.

LE BANCHE

Nel suo discorso, il presidente del Consiglio è anche intervenuto sul tema delle banche. “Nel fronteggiare la crisi delle banche il governo ha evitato le conseguenze di una crisi di sistema, altro che regalare soldi ai mariuoli“, ha detto rivendicando il successo dell’Italia nel negoziare con l’Ue le condizioni per i salvataggi, aggiungendo: “Vigileremo perché il risanamento prosegua con ritmo necessario ma evitiamo crisi create da regole improvvisate”. Gentiloni ha poi aggiunto: “Ho insistito perché la Boschi restasse. Rispetto esiti commissione banche, un sollievo la fine”.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, col premier Paolo Gentiloni (a destra)

Photo credits: Twitter, Facebook

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