Bajardo, esplosione sventra abitazione: “Sembrava una bomba”

Una forte esplosione ha distrutto nella mattinata di oggi, domenica 31 dicembre 2017, un’abitazione a Bajardo, paese nell’entroterra di Sanremo in Liguria. La casa, su due piani e costruita in pietra, nei pressi del centro storico del borgo, è andata completamente distrutta. Anche altri immobili vicini sono rimasti lesionati. Almeno una decina di abitazioni sono state evacuate per motivi di sicurezza. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, lo scoppio sarebbe stato provocato da una bombola del gas. Un anziano è rimasto bloccato sotto le macerie, poi è stato estratto vivo: le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Paura a Bajardo, un paese nell’entroterra di Sanremo in Liguria, dove nella mattinata di oggi (domenica 31 dicembre 2017) una forte esplosione ha sventrato un’abitazione situata sulla strada principale del borgo. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, l’esplosione sarebbe stata provocata da una bombola del gas.

Un anziano, di 77 anni, è rimasto sotto le macerie, poi è stato estratto vivo. L’uomo si trovava all’interno della propria abitazione quando, a causa dell’esplosione che ha frantumato il pavimento, si è ritrovato nella cantina sottostante da dove è strato estratto dai soccorritori. “Dicono sia cosciente. Questa è già una buona notizia. – ha commentato il Sindaco Francesco Laura a ‘Sanremo News’ – “Io abito a 50, 60 metri, eravamo appena svegli. Sembrava una bomba. Sono uscito fuori, c’era già un po’ di gente. C’era puzza di gas a non finire. A Bajardo il gas di città non c’è, lo dobbiamo mettere, ma è stata una bombola a esplodere. Conosco l’uomo che si trova sotto le macerie, è un pensionato, invalido”. Secondo il quotidiano ‘La Stampa’, le condizioni di salute dell’uomo sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita.

L’abitazione, su due piani e costruita in pietra, è andata completamente distrutta. Anche altri immobili vicini sono rimasti lesionati. Almeno una decina di abitazioni sono state evacuate per motivi di sicurezza.

Photo credits: Twitter

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