Omicidio Luca Varani, duro sfogo del padre dopo le versioni shock di Manuel Foffo

Si accendono nuovamente i riflettori sull’efferato omicidio di Luca Varani, il giovane 23enne ucciso nella notte tra il 4 e il 5 marzo del 2016 in un appartamento del quartiere Collatino della Capitale, dopo ore di torture e sevizie al culmine di un festino a base di alcool e droga da parte di Manuel Foffo e Marco Prato.  

Una morte terribile quella di Luca Varani, il giovane 23enne ucciso nella notte tra il 4 e il 5 marzo del 2016 in un appartamento di un quartiere periferico di Roma, dopo ore di torture e sevizie al culmine di un festino a base di alcool e droga da parte di Manuel Foffo e Marco Prato. Cosa sia successo in quell’appartamento con esattezza rimane ancora un mistero. Le dichiarazioni dei due imputati in merito non sono mai state univoche. Il 30enne romano, proprio il giorno prima del processo ordinario per l’omicidio di Luca Varani, si è tolto la vita all’interno del carcere di Velletri nel quale era detenuto. Soltanto Manuel Foffo è stato condannato per aver trucidato e ucciso il giovane 23enne. Quest’ultimo, a differenza di Marco Prato, ha però scelto il rito abbreviato ottenendo così il massimo della pena per tale delitto, pari a 30 anni di reclusione. Ora però, nel processo d’Appello, è stata richiesta una nuova perizia sulla capacità di intendere e volere su Foffo.

Nel corso della puntata del 23 febbraio di Quarto Grado sono state mandate in onda le dichiarazioni dei due imputati in merito all’omicidio. Manuel Foffo ha sempre sostenuto di non aver mai visto prima Luca Varani, rivelando agli inquirenti: “E’ durato tanto e lui (Luca Varani, ndr) ha sofferto tanto“. Foffo, parlando dell’omicidio commesso, ha sostenuto: “Ci siamo visti, ci siamo drogati e poi da là… – continuando – In noi è scattata la follia vera, proprio follia…”. “Ho cominciato a rendermi conto della vicenda soltanto quando è finita“, sono queste le parole di Foffo agli inquirenti in merito all’omicidio. Il pr romano suicidatosi ha sempre sostenuto di aver chiamato lui Luca Varani, rivelando agli inquirenti le atrocità effettuate da entrambi nei confronti della vittima ammettendo di come Manuel Foffo sia, ad un certo punto, impazzito totalmente prendendo il martello e i coltelli. Nei giorni successivi le versioni, specialmente quella di Manuel Foffo, sono cambiate ed ognuno si è dichiarato succube dell’altro.

Cosa sia successo in quell’appartamento nel dettaglio rimane un mistero, quel che è certo sono le atrocità compiute contro il povero Luca Varani. Il padre, Giuseppe Varani, insieme alla moglie, da sempre chiede giustizia per il figlio. Ai microfoni di Quarto Grado ha dichiarato in merito alla nuova perizia psichiatrica su Manuel Foffo: “La lucidità c’è stata. Non è come vogliono far intendere. Su tutte le fasi sono stati lucidi. Hanno fatto un omicidio da mostri!“.

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