Omicidio Jessica Valentina Faoro, Roberta Bruzzone contro la figura misteriosa della moglie di Garlaschi

Cosa sia scattato nella testa di Alessandro Garlaschi, il tranviere dell’Atm che ha ucciso la 19enne Jessica Valentina Faoro il 7 febbraio scorso, rimane ancora un mistero. La criminologa Roberta Bruzzone è intervenuta sul caso e in particolare sulla figura dell'”anomala” moglie.

Jessica Valentina Faoro era una giovane ragazza con delle fragilità, come tutte del resto le 19enni. Sognava in grande e voleva costruirsi una nuova vita, magari all’estero, in Inghilterra. Voleva una propria stabilità e per questo aveva deciso di cercare un lavoro. Sogni interrotti terribilmente dalle mani di Alessandro Garlaschi, il tranviere dell’Atm di 39 anni che l’ha massacrata con circa 40 coltellate nell’appartamento nel quale viva a Milano, in via Brioschi.

Jessica e Garlaschi si erano conosciuti attraverso un annuncio su internet. Il tranviere aveva proposto alla ragazza di occuparsi delle faccende domestiche nella sua abitazione e in cambio le avrebbe offerto ospitalità nel proprio appartamento. Ma quanto emerso dalle prime indagini è agghiacciante: Garlaschi e la moglie si erano presentati a Jessica come fratelli, anziché come coniugi; inoltre il tranviere si vantava con i colleghi maschi della giovane che aveva assunto, ma non per l’ottimo lavoro svolto bensì per le sue avances fin troppo spinte nei confronti della ragazza. Jessica pochi giorni prima di morire si era recata alle forze dell’ordine per denunciare quello che Garlaschi le faceva, poi però, probabilmente spinta dalla voglia di essere indipendente e di costruirsi il proprio futuro, era tornata in quella casa. Poi il tragico epilogo che noi tutti conosciamo.

A lasciare fin dal primo momento perplessi sono state le dichiarazioni della moglie di Garlaschi: la donna si è sempre dichiarata estranea all’accaduto e alle strane “perversioni” del marito. La criminologa Roberta Bruzzone proprio in merito a ciò è intervenuta nella sua rubrica nel settimanale Giallo, ancora in edicola fino a mercoledì 21 marzo. La nota esperta sostiene: “Ritengo davvero improbabile che la moglie di Garlaschi non fosse al corrente della crescente ossessione dell’uomo per Jessica e delle reali intenzioni del marito la sera del brutale delitto. Se tale ipotesi si rivelasse fondata, si potrebbe aggravare ulteriormente la posizione dell’assassino di Jessica“.

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