Il Milan “cinese” cambia padrone? Le grandi manovre attorno al club

La proprietà del Milan sta per passare di mano. Sarà un passaggio lento, spiega il sito SportMediaset, tuttavia appare ormai al tramonto l’era di Li, l’uomo arrivato da Pechino per acquistare il club da Silvio Berlusconi. Le sue attività imprenditoriali in Cina sarebbero fallite.

NEL CLUB CAMBIA IL PADRONE…

Andiamo con ordine. Si parla di un aumento di capitale da 35 milioni che permetterà al Milan di chiudere la stagione: cifra che sarà garantita dal fondo d’investimento Elliot che, quindi, non solo di fatto concederà un nuovo prestito ma assumerà un ruolo da tutore del club. Oltre al rifinanziamento, spiega ancora SportMediaset, Elliot inviterà Yonghong Li a farsi progressivamente da parte e muoverà i primi concreti passi verso la cessione della società.

TRAVOLTA L’AZIENDA MADRE

Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, a firma di Milena Gabanelli e Mario Gerevini, mentre in Italia si è appena cominciato a giocare la partita Milan, in Cina è già finito il “match Yonghong Li”. Il tribunale del popolo di Shenzhen ha infatti ufficialmente dichiarata fallita la Jie Ande sulla quale pendeva una richiesta di liquidazione per bancarotta da parte della Banca di Canton.

EMIRI ARABI E IMPRENDITORI UZBEKI

Niente che possa apparentemente interessare il popolo milanista, se non fosse che la Jie Ande era la società più importante e liquida tra quelle indicate nel curriculum di Mr. Li. Ma chi potrebbe essere interessato ed effettivamente fare un’offerta per acquisire il Milan? Si è parlato dell’interesse di un emiro arabo, Saeed Al-Falasi, dell’uzbeko Alisher Usmanov e di un non meglio specificato fondo statunitense. Tutta carne al fuoco sopra un incendio che è appena scoppiato e attorno al quale sta facendo da scudo Elliot.

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