Omicidio Lorys, la difesa di Veronica Panarello non si arrende: “Serve una nuova perizia psichiatrica”

Si torna in aula oggi, 12 aprile 2018, per l’udienza del processo d’Appello per l’omicidio del piccolo Lorys Stival. Ecco cosa sta succedendo presso il Tribunale di Catania.

Riprende oggi, 12 aprile 2018,  il processo d’Appello per l’omicidio di Lorys Stival, il bambino di soli 8 anni della cui morte è accusata la madre Veronica Panarello. La donna è stata condannata in primo grado, con il rito abbreviato, a 30 anni di reclusione dal Gup di Ragusa, Andrea Reale, il 17 ottobre del 2016. In questo ultimo anno sono stati molti i cambiamenti per la donna: all’imputata è stata tolta la potestà genitoriale nei confronti del figlio più piccolo. Il tribunale di Ragusa, nell’ambito della separazione tra i due coniugi, ha affidato esclusivamente al padre Davide Stival il fratellino Lorys, emettendo una durissima ordinanza nei confronti di Veronica Panarello, la quale non potrà né più vedere il figlio minore, né avere contatti in modo indiretto, né avere sue notizie.

Un duro colpo per la donna, che si è andato a sommare con il rigetto nella seconda udienza del processo di secondo grado delle richieste mosse dai suoi legali difensori: la possibilità di effettuare una nuova perizia psichiatrica e la possibilità di un confronto all’americana tra Veronica Panarello e il suocero Andrea Stival, accusato dalla donna di aver compiuto l’omicidio del piccolo Lorys, per paura che quest’ultimo rivelasse la relazione extraconiugale intrattenuta con la Panarello al papà. Nel frattempo Davide Stival, padre del bimbo ucciso, ha pubblicato un libro dal titolo “Nel nome di Lorys“, redatto insieme al giornalista Simone Toscano, in cui ripercorre la sua storia d’amore con la donna che nel 2014 ha ucciso il loro primogenito.

Il Procuratore Generale Maria Aschettino ha richiesto nelle ultime udienze la conferma della condanna a 30 anni di reclusione, emessa dal Gup di Ragusa, per Veronica Panarello in merito all’omicidio e all’occultamento del cadavere del figlio Lorys. Il delitto, stando alla ricostruzione degli inquirenti, avvenne nella casa della coppia il 29 novembre del 2014, a Santa Croce Camerina. Lorys Stival venne strangolato con delle fascette di plastica dalla madre. 

AGGIORNAMENTO ORE 13.00: È iniziata con ritardo l’udienza davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Catania del processo a Veronica Panarello. Il pm Marco Rota ha chiesto la conferma a trent’anni di reclusione per l’imputata. Al termine delle arringhe da parte della Procura sarà la volta delle parti civili. Il procedimento, come le precedenti udienze, si celebra a porte chiuse.

AGGIORNAMENTO ORE 14.50: L’avvocato difensore di Veronica Panarello, Franco Villardita, non si arrende e, come riporta La Repubblica, prima di entrare in aula questa mattina ha annunciato: “Al termine della mia discussione al processo riproporrò la richiesta della riapertura del dibattimento finalizzata alla nuova perizia psichiatrica che ci è stata negata in apertura del processo di secondo grado. La Corte in quel caso non è stata risoluta, si è espressa dicendo che allo stato rigettava la mia richiesta. Oggi alla luce della requisitoria dei pubblici ministero ritengo sia necessaria la perizia psichiatrica”.

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