Primo Maggio, Festa del Lavoro. “Ancora troppi morti, non è più accettabile”

Sindacati in piazza a Prato per questo Primo maggio, festa dei lavoratori, in nome della “Sicurezza: il cuore del lavoro”. Al corteo di Cgil, Cisl e Uil anche il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, della Cisl Annamaria Furlan, della Uil Carmelo Barbagallo e il segretario dem Maurizio Martina. Dal pomeriggio a tarda sera il consueto Concertone di piazza San Giovanni a Roma (in fondo la scaletta ufficiale).

“Ci sono troppi morti per il lavoro, troppi lutti nelle famiglie. È una cosa inaccettabile, è un bollettino di guerra che nessuno può più accettare“, ha detto il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, arrivando a Prato. “Servono, per questo, più investimenti per la sicurezza, più prevenzione e più controlli”. “Si deve fare qualcosa sulla sicurezza sul lavoro, siamo allo stesso livello di mortalità del 1911 perché si mette al primo posto il profitto”, ha ricordato il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo. “Quest’anno ci sono state 36.000 irregolarità, il 67% delle imprese non è in regola servono sanzioni”, ha aggiunto.

250 CRISI AZIENDALI AL MESE

“Serve un impegno serio sul lavoro per i moltissimi giovani che non lo hanno mai visto o che lo hanno perso – ha detto ancora Barbagallo – ci sono 250 crisi aziendali al mese, c’è un impoverimento del paese”. “Dignità” è la parola che ricorre sia nei twitter del premier Paolo Gentiloni che di Papa Francesco. “#1Maggio Festeggiamo il lavoro, pensando anche a quello che non c’è e alla dignità che ogni lavoro dovrebbe avere. È la prima sfida per chi governa”, scrive Gentiloni.

PERCHE’ SI FESTEGGIA IL PRIMO MAGGIO

Ogni primo maggio si onorano quanti hanno lottato per i diritti sul lavoro, primo fra tutti quello all’orario limitato e prestabilito. Cosa che nel XIX secolo non esisteva. “8 ore di lavoro, 8 di svago, 8 per dormire”, recitava lo slogan creato in Australia nel 1855. In Italia la legge che stabilisce la Festa del Lavoro è del 1923, negli Stati Uniti era già in vigore dal 1867, in Illinois. La data del primo maggio ricorda gli incidenti, nei primi giorni di maggio del 1886, durante la rivolta di Haymarket a Chicago. La polizia sparò sui lavoratori in sciopero davanti alla fabbrica di macchine agricole McCormick.

MATTARELLA AI GIOVANI

“Ai giovani che oggi saranno al Concertone di piazza San Giovanni voglio rivolgere fin d’ora il mio saluto cordiale e l’augurio più caloroso” è il messaggio del Capo dello Stato scritto sull’account Twitter del Quirinale. “Desidero manifestare, in questa giornata, la mia solidarietà e il mio sostegno a tutti coloro che sono alla ricerca di un lavoro – ha detto il presidente durante il suo discorso al Quirinale -. La Costituzione pone il lavoro a fondamento della Repubblica, perché considera la persona, la sua libertà, la sua partecipazione creativa, il suo sviluppo integrale. Il lavoro consente di vivere con dignità, di contribuire al benessere di tutti, di passare il testimone della vita alle generazioni future”.

 

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