Colpo di scena, Cottarelli lascia il Quirinale: non c’è la lista dei ministri. Ipotesi voto a luglio

Tutto rinviato a domani. Ma avanza l’ipotesi di un immediato scioglimento delle Camere e quindi del voto entro luglio. Carlo Cottarelli è arrivato al Quirinale nel pomeriggio di martedì 29 maggio per sciogliere la riserva ma in realtà non lo ha fatto. Dopo un’ora circa di colloquio col Capo dello Stato il presidente del Consiglio incaricato si è allontanato senza rilasciare dichiarazioni e tornerà il 30 maggio.

Ore 18:54 – “Stiamo approfondendo alcune questioni sulla lista dei ministri, ma non ci vorrà molto” ha affermato lo stesso Cottarelli entrando alla CameraLo riporta il sito dell’Ansa.

AGGIORNAMENTO ORE 18:18 – “Cottarelli ha bisogno di più tempo per approfondire alcuni nodi legati alla lista, nessuno ha parlato di rinuncia”. Questo l’enigmatico messaggio letto in diretta Tv dalla cronista del Tg La7, Alessandra Sardoni, attribuito a fonte del Quirinale

Carlo Cottarelli ha lasciato il Quirinale senza rilasciare dichiarazioni dopo il colloquio con Mattarella, durato circa un’ora fra le 16:30 e le 17:30 di oggi 29 maggio. Si fa strada l’ipotesi che il Governo Cottarelli non nasca e che il Capo dello Stato sciolga subito le Camere per andare al voto. Ma certezze ufficiali in tal senso si potranno avere soltanto domani 30 maggio. Il premier incaricato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di provare a formare il governo è stato per tutta la mattinata al lavoro alla Camera sulla lista dei ministri da presentare al capo dello Stato.

Intanto il Movimento Cinque stelle torna chiedere il voto il prima possibile. “Il M5s – dice il capogruppo M5s in Aula – non molla, non illudetevi. Anzi, ci state rafforzando ogni giorno di più. Dobbiamo tornare al voto, dobbiamo farlo il prima possibile. E dobbiamo finalmente, dopo quello che è accaduto, segnare il riscatto di milioni e milioni di italiani”. 

Nel Pd si compatta il fronte del voto a luglio.  In questo senso si sono espressi pubblicamente Andrea Orlando e Lorenzo Guerini ma, a quanto si apprende, in molti sono d’accordo. Una riflessione è in corso e probabilmente se ne discuterà nella direzione che si svolgerà prima del voto di fiducia al governo Cottarelli, se mai tale governo nascerà.

Ed è bufera su Guenther Oettinger, commissario tedesco Ue al Bilancio mentre si consuma una nuova giornata nera sui mercati con lo spread che schizza oltre i 300 punti e poi ripiega sulle tensioni per la formazione del nuovo governo. “Lo sviluppo negativo dei mercati porterà gli italiani a non votare più a lungo per i populisti”, dice il commissario, secondo un tweet di Bernd Thomas Riegert, che anticipa sul social network i contenuti di un’intervista per Deutsche Welle, che sarà diffusa stasera. Il tweet sarebbe la versione corretta di un precedente post comparso nel social network, nel quale Oettinger veniva citato in modo diverso: “i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta“.

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