Le 5 donne ministro del Governo Conte: volti e storie da conoscere

Pubblica amministrazione: Giulia Bongiorno (Lega). Affari regionali: Erika Stefani (Lega). Sud: Barbara Lezzi (M5S). Difesa: Elisabetta Trenta (M5S). Salute: Giulia Grillo (M5S). Sono questi i ministri donna del Governo Conte, sostenuto da Movimento Cinque Stelle e Lega. Solo 5 donne su un Esecutivo di 18 ministri più il presidente del Consiglio.

ERIKA STEFANI (Senatrice Lega – nella foto in alto)

Ministro per le Autonomie e gli Affari regionaliHa 46 anni, nata a Valdagno, nel Vicentino, ed è avvocatessa come la Bongiorno. Fa politica da quasi vent’anni nella Lega: ha cominciato con le amministrative del 1999 quale consigliere del comune di Trissino (Vicenza), La svolta politica è arrivata però nel 2013, quando è stata eletta senatrice con la coalizione di centrodestra alle politiche. Confermata con la Lega il 4 marzo. Nella scorsa legislatura ha fatto parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere; del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa; della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. Era anche membro della commissione di inchiesta sul rapimento e sull’assassinio di Aldo Moro.

GIULIA BONGIORNO (Senatrice Lega)

Ministro della Pubblica amministrazione – Ha 52 anni, avvocatessa palermitana con studi a Roma e Milano, è senatrice della Lega, eletta il 4 marzo scorso. Nella sua carriera politica ha militato in Alleanza Nazionale, Pdl, Fli e, infine, Lega. Celebre non tanto per la sua parentela con Mike Bongiorno ma per la sua capacità professionale,

Nell'infinita crisi post elezioni del 4 marzo si profila un governo M5S-Lega con l' "astensione critica" di Forza Italia. È il progetto che in queste ultime ore i partiti stanno mettendo a punto dopo la "minaccia" del Quirinale di mandare in Parlamento un Esecutivo di tregua nominato dal presidente Mattarella e composto di figure tecniche super partes. E ora impazza un nuovo toto-nomi.

messa in luce quando era ancora ventenne, negli anni ’90, come membro del pool difensivo del senatore a vita Giulio Andreotti, assolto dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa. Ha difeso come avvocatessa anche Ezio Greggio, Tiziano Ferro, Francesco Totti e Raffaele Sollecito, il giovane accusato con Rudy Guede, e con Amanda Knok – e infine assolto con lei in Cassazione – di aver preso parte all’omicidio di Meredith Kercher, la ragazza di 21 anni massacrata a Perugia il 1 novembre 2007.

BARBARA LEZZI (Senatrice M5S)

Ministro per il SudHa 45 anni, leccese, e si è diplomata nel 1991 all’istituto tecnico Deledda per periti aziendali di Lecce. Assunta dal gennaio 1992 in un’azienda del settore commercio come impiegata di III livello, viene eletta senatrice già la scorsa legislatura dove diventa vicepresidente della Commissione bilancio e membro della Politiche europee.

Il 4 marzo ha fatto il pieno di preferenze, 107 mila voti, sbaragliando due big come l’ex premier Massimo D’Alema e la sottosegretaria uscente allo Sviluppo economico Teresa Bellanova.

ELISABETTA TRENTA (M5S)

Ministro della Difesa – Fra una settimana compirà 51 anni. Esperta analista sui temi della difesa e della sicurezza, vanta esperienze in teatri di guerra come l’Iraq, il Libano e la Libia, una laurea in Scienze politiche con indirizzo economico, due master e la passione per la salsa e il tango.

Parla tre lingue – inglese, francese e russo – e conosce bene il mondo della Difesa. Nel 2009 è stata richiamata in servizio come capitano della Riserva nella missione Unifil in Libano e nel 2012 ha coordinato un progetto in Libia per la riduzione degli armamenti illegali.

GIULIA GRILLO (Capogruppo Deputati M5S)

Ministro della Salute – Ha 43 anni, catanese, medico. Non è parente di Beppe. È contraria all’obbligo dei vaccini e su questo punto ha portato avanti una dura battaglia contro il ministro della Salute suo predecessore Beatrice Lorenzin.

Già nella scorsa legislatura aveva ricoperto ruoli apicali nei gruppi parlamentari del Movimento Cinque Stelle. 

Photo credits: Twitter

 

 

 

 

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