Stadio della Roma, Virginia Raggi sotto torchio in procura

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, è stata convocata oggi 15 giugno in procura a Roma nell’ambito dell’indagine sul nuovo stadio di Tor di Valle. La situazione sembra precipitare dopo i 9 arresti eccellenti (fra cui il costruttore Parnasi e il presidente Acea Lanzalone) e i 16 indagati per la costruzione del nuovo impianto sportivo dei giallorossi da 1 miliardo di euro. I pm capitolini indagano su un presunto giro di tangenti per accelerare il progetto.

RAGGI: “NON C’ENTRO NULLA”

“Andrò in procura come testimone per un vicenda che mi vede parte lesa. Ricordo che la Procura ha già detto che non c’entro niente. Per favore non iniziamo con il solito fango”. Lo ha detto la sindaca Virginia Raggi uscendo dal Campidoglio interpellata dai cronisti. In base a quanto si apprende la prima cittadina è ascoltata come testimone e non è escluso che i pm le possano rivolgere domande relative all’iter del progetto per la struttura che dovrebbe sorgere a Tor Di Valle.

IL DEUS EX MACHINA LANZALONE

L’audizione del sindaco era già stata fissata da alcuni giorni. In base a quanto riporta il sito di RaiNews, l’atto istruttorio riguarderà principalmente la figura di Luca Lanzalone – arrestato nella retta del 14 giugno – che ha svolto per il Campidoglio a guida M5S il ruolo di consulente nella trattativa con il gruppo Parnasi (il costruttore) per la modifica del progetto stadio dopo la bocciatura di quello elaborato dalla precedente giunta Marino (Pd).

Il progetto del nuovo stadio dei giallorossi

BALDISSONI: “LA ROMA VUOLE ANDARE AVANTI…”

“Abbiamo ritenuto necessario fare un punto con l’amministrazione e la sindaca per valutare quello che è successo negli ultimi giorni – ha dichiarato il dg della Roma, Mauro Baldissoni – e quali sono i passaggi procedurali a nostra disposizione per cercare di salvaguardare il progetto su cui abbiamo lavorato per tanti anni”. “Per maggior sicurezza dei cittadini, dell’amministrazione e della Roma avvieremo immediatamente una verifica – ha chiosato Raggi -. Se questa verifica darà esito positivo, si potrà continuare”.

NEI GUAI GIORGETTI E MALAGO’

Dalle carte dell’inchiesta dei pm capitolini emergono rapporti tra Luca Lanzalone, Luca Parnasi e parecchie forze politiche. E ci sarebbe stata una cena top secret tra Luca Lanzalone, Luca Parnasi, e l’attuale sottosegretario alla presidenza, il leghista, ora sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, il 12 marzo a casa di Parnasi. “Il governo lo sto a fa’ io” avrebbe detto Parnasi in una conversazione intercettata dagli inquirenti. Ne riferiscono stamane alcuni quotidiani – tra gli altri, Repubblica, Corriere della sera, Stampa, Messaggero, Fatto quotidiano – basandosi sulle intercettazioni contenute nell’informativa dei Carabinieri di Roma, allegate agli atti dell’inchiesta. Comparirebbe nel registro degli indagati anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. La notizia è riportata da Corriere della sera, Stampa e Messaggero. 

L’imprenditore Luca Parnasi, agli arresti 

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