Usa shock: arrestata la pornostar che accusa Trump

La pornostar Stormy Daniels, finita al centro delle cronache dopo aver rivelato di essere stata pagata 130 mila dollari per tacere su una relazione con il presidente Donald Trump, è stata arrestata a Columbus, in Ohio. A diffondere la notizia è stato il suo legale che ha denunciato il fatto parlando di “motivazioni politiche”.

La notizia è riportata dal TgCom24. Stormy Daniels, 39 anni, il cui vero nome è Stephanie Clifford, è stata fermata dalla polizia mentre si esibiva in uno stripclub. La Daniels si stava esibendo allo strip club Sirens, quando, secondo le accuse, avrebbe consentito a un cliente di toccarla: una legge dello Stato, ha spiegato l’avvocato della donna, Michael Avenatti, vieta di toccare una persona nuda o seminuda almeno che non si sia un familiare.

Inutile negare che la motivazione in base alla quale le forze dell’ordine hanno effettuato il fermo della donna appare un “casus belli”, un espediente per trarre in arresto una persona che, con le sue accuse a Trump, fino alla dettagliata ricostruzione dei loro incontri anche con particolari intimi, ha messo nei guai il presidente degli Stati Uniti.

“È assurdo che la polizia impieghi le sue risorse per operazioni come questa – ha attaccato il legale della Daniels -. Puzza di disperazione, combatteremo tutte le false accuse“. La Daniels è stata assurta agli onori della cronaca per aver avuto nel lontano 2006 un “incontro sessuale” con Donald Trump, allora già sposato con Melania, oggi first lady: nel 2016, un mese prima delle elezioni presidenziali, il legale del tycoon avrebbe stipulato con la Daniels un accordo di non divulgazione della storia in cambio di 130 mila dollari. L’accordo è stato però reso pubblico all’inizio di quest’anno dal Wall Street Journal, scatenando una bufera sul presidente e sul suo legale.

ammette ciò che finora Trump e i suoi avevano negato: The Donald sapeva del pagamento di 130mila da parte del suo legale Michael Cohen alla pornodiva, e anzi ha rimborsato personalmente l'avvocato.

Photo credits: Twitter

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