Rai, il governo indica Salini amministratore delegato e Foa presidente: ecco chi sono

Il governo ha nominato i nuovi vertici Rai indicano Fabrizio Salini, dell’esperienze rilevanti nel settore tv e manageriale, come nuovo amministratore delegato e Marcello Foa, giornalista e scrittore, come il nuovo presidente Rai. Quest’ultima nomina dovrà passare al vaglio della Commissione di Vigilanza, convocata per il momento il prossimo 1 agosto.

Il ministro del Tesoro Giovanni Tria ha proposto al consiglio dei ministri il nominativo di Fabrizio Salini come amministratore delegato Rai e Marcello Foa come consigliere di amministrazione dell’azienda radiotelevisiva. Proprio quest’ultimo dovrà essere votato dalla Commissione di Vigilanza per la carica di presidente della Rai. Immediati i commenti del leader della Lega e ministro degli Interni Matteo Salvini e del vicepremier Luigi Di Maio. Quest’ultimo ha così commentato: “Oggi diamo il via a una rivoluzione culturale. Ora ci liberiamo dei raccomandati e dei parassiti nella Rai“. Mentre il leader del Carroccio ha subito cercato di ammutolire le critiche provenienti dall’opposizione: “Noi abbiamo indicato un ad e un presidente staccati dai partiti, due giornalisti, manager, imprenditori – aggiungendo – Hanno paura che cambi qualcosa in Rai, la loro paura è fondata. Cambieranno le cose, verranno valorizzati giornalisti dimenticati perché non erano di sinistra“.

Le polemiche non sono però poche, specialmente riguardo alla nomina di Foa, il quale è stato da molti ricordato per aver rilanciato fake news sui suoi profili social. Anche il senatore del Pd Matteo Renzi su Facebook ha richiamato alla memoria tali fatti. Ma chi sono i nuovi volti della Rai? Marcello Foa è un giornalista e scrittore italiano, originario di Milano, nato nel 1963. Allievo di Indro Montanelli, per anni Foa è stato caporedattore Esteri e inviato speciale per Il Giornale, quotidiano che dal 1979 è proprietà della famiglia Berlusconi. Nel 2011 lascia il suo ruolo per diventare prima direttore generale e poi anche amministratore delegato del gruppo editoriale Timedia Holding SA di Melide (in Svizzera) e del quotidiano Corriere del Ticino, controllato da una Fondazione che ha come mandato la difesa della libertà di stampa e del pluralismo nella Svizzera italiana. Dal 2014 è vicepresidente di Asimmetrie, l’associazione italiana per lo studio delle asimmetrie economiche fondata e presieduta dal leghista Alberto Bagnai. Sulla sua pagina Facebook Marcello Foa ha così commentato la nomina: “Ringrazio di cuore il primo ministro Giuseppe Conte, i vice premier Matteo Salvini e Luigi di Maio, il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’economia Giovanni Tria per la fiducia accordatami – aggiungendo – Mi impegno sin d’ora per riformare la Rai nel segno della meritocrazia e di un servizio pubblico davvero vicino agli interessi e ai bisogni dei cittadini italiani“.

Fabrizio Salini, il nuovo amministratore delegato della Rai, si è sempre occupato della tv e conosce molto bene i diversi format presenti nello scenario televisivo. Manager di 51 anni, nella sua carriera ha ricoperto diversi ruoli importanti in grandi broadcaster come Fox, La7 per poi passare a Sky. Dal 2003 al 2011 ha gestito tutta l’area dei canali di intrattenimento del gruppo Fox International Channels Italy, contribuendo alla nascita di canali come Fox Life, Fox Crime e Fox Retro. Nel 2012 ha curato il lancio dei canali Giallo e Focus. Nel febbraio 2014 è amministratore delegato di Fox International Channels Italy, per passare nel novembre del 2015 a La7 dove viene nominato direttore. Dal gennaio scorso Fabrizio Salini è diventato direttore generale di Stand By Me, società di produzione televisiva riconducibile a Simona Ercolani, moglie di Fabrizio Rondolino, giornalista e scrittore. Proprio tale società è sempre stata storicamente vicina all’ex premier Matteo Renzi, curandone le campagne e l’immagine. Nonostante ciò il M5S lo ha scelto ritenendolo un uomo dei media e non della politica, in quanto cresciuto lontano dalle pressioni dei partiti. 

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